Protesta a Livorno People Care che, ha respinto la proposta di sospendere le lettere di licenziamento per i 450 addetti. Momenti di tensione contro i dirigenti di People Care. Le dichiarazioni della politica. Video

People Care 0E questo nonostante che, le istituzioni stiano ancora operando per ricercare la proroga del contratto da parte di Seat, unico committente rimasto ai servizi call center di Guasticce.

13marzo 2015 di admin

People CareDoccia fredda, questa mattina per i lavoratori People Care, di Guasticce (Collesalvetti), che hanno ricevuto la comunicazione, dall’Azienda, la notifica delle lettere di licenziamento (previsto per il prossimo 31 maggio) e imponendo nel territorio altri 450 licenziamenti. L’azienda ha rifiutato la proposta del Ministero dello Sviluppo economico che tramite il sottosegretario De Vincenti aveva richiesto, ieri a Roma, di sospendere l’invio delle lettere di licenziamento. I dirigenti sono stati bloccati e rincorsi, è servito l’intervento della Polizia per consentirgli di andarsene (Video).

People Care 2E’ stato chiesto e ottenuto un gesto di solidarietà al Consiglio Comunale di Livorno che, in fase di svolgimento è stato sospeso per scendere in piazza assieme ai lavoratori. Giovedì prossimo si terrà un altro tavolo al Ministero per ricercare soluzioni ma, l’atteggiamento tenuto stamani dall’Azienda non sembra concedere molte speranze.

“Un atteggiamento irresponsabile che non tiene conto degli sforzi e della disponibilità dimostrata, in anni, dai lavoratori e dalle istituzioni”, è stato il commento condiviso del presidente della Provincia e del sindaco di Collesalvetti, alla fine del tavolo istituzionale, nel mentre, sotto il Palazzo Granducale i lavoratori manifestavano per rivendicare il diritto al lavoro.

People Care 6“E’ grave che, nonostante il lavoro che le istituzioni stanno portando avanti per favorire la proroga del contratto da parte di Seat per l’impianto di Guasticce (Livorno), People Care non abbia voluto sospendere l’invio delle lettere di mobilità”, è stato, a caldo, anche il commento dell’assessore regionale alle attività produttive Simoncini. “L’azienda non ha voluto sospendere l’invio delle lettere di mobilità -prosegue- nonostante vi fossero condizioni e tempi. Ma, a dispetto di atteggiamenti che, come in questo caso, aumentano la tensione sociale, continueremo a fare pressione perché si possa tenere aperta una prospettiva di lavoro”.

Questo che segue è, invece, il comunicato del Circolo di Rifondazione Comunista di Collesalvetti:

People Care 3Alla vigilia dell’incontro di oggi pomeriggio, presso il palazzo Granducale a Livorno, avevamo definito incredibili ed inaccettabili le motivazioni per cui non si era riusciti a trovare un accordo tra le due società in questione, per il prolungamento di alcuni mesi per tutti i lavoratori del call center di Guasticce.

Ribadiamo il concetto ed aggiungiamo che vergognosamente sono passati sopra i lavoratori di Guasticce, mettendo sul lastrico 450 lavoratori e lavoratrici e le proprie famiglie, solo per poter delocalizzare ed andare in luoghi stranieri dove il costo del lavoro è inferiore. Se pensiamo poi che stiamo parlando di un call center dove orari di lavoro e retribuzioni, già qui, erano ridotti ai minimi termini, la questione allora prende ancor di più una piega drammatica.

People Care 4Questo crediamo sia un caso esplicativo del fatto che le politiche di azzeramento dei diritti dei lavoratori/trici portato avanti con caparbietà dal governo Renzi sono inutili, fino ad ora ad attrarre investimenti e sono ancor più inutili per salvaguardare quel poco di lavoro che rimane nella nostra zona. A che serve l’azzeramento dello Statuto dei Lavoratori, a chi giova la cancellazione oramai quasi totale dell’articolo 18 dello SdL, perché dovremmo accettare nuove restrizioni sui diritti quando poi questi sono i risultati.

People Care 8Questa Amministrazione Regionale chiude cinque anni di amministrazione lasciandosi alle spalle una scia di chiusure e riduzioni aziendali enorme, che crediamo non abbia precedenti, a nostro avviso crediamo una cosa dovesse aver avuto il coraggio di fare, ovvero una legge regionale anti-delocalizzazione. Invece nulla, silenzio assoluto.

People Care 3Esprimiamo a questo punto solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori nel condividere assieme a loro l’ultima briciola di speranza, ma auspichiamo anche un cambio di passo a livello regionale, sperando in un soggetto unitario della sinistra, alternativa al PD, che si presenti alle prossime elezioni regionali e che sappia intercettare attraverso politiche serie e più coraggiose le necessita dei lavoratori e di cittadini della nostra regione.

I video del presidio e della protesta:

 

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