Quinto concerto della rassegna Pietro Nardini domenica 10 all’istituto Mascagni

Pietro NardiniRitorna a Livorno, nel suo luogo naturale con il quinto appuntamento, domenica 10 aprile, nell’Auditorium Cesare Chiti del Mascagni, alle 11:00, la XVI Rassegna Pietro Nardini per complessi di Musica da camera dei Conservatori, curata dall’Associazione Amici del Mascagni in collaborazione con l’Istituto

Livorno 09 aprile 2016 admin

Ospiti della scuola livornese i giovani interpreti che provengono dal Conservatorio di Genova, Niccolò Paganini, e dal Conservatorio Luigi Canepa di Sassari.

Il programma si apre con il Quintetto per pianoforte e fiati in mi bemolle maggiore, op. 16, di Ludwig van Beethoven (1770-1827), nei movimenti Grave. Allegro ma non troppo, Andante cantabile e Rondò. Allegro ma non troppo.

Composto tra gli anni 1794 e 1797, pubblicato poi nel 1801, il Quintetto op. 16 è considerato una delle pagine giovanili beethoveniane più felici, ancora profondamente segnata da echi mozartiani al punto che -come ricorda  Gioacchino Lanza Tommasi- alcuni studiosi lo ritengono un vero e proprio omaggio di Beethoven al genio di Salisburgo.

  • Ne sono interpreti Matteo Provendola al pianoforte, Valeria Trofa all’oboe, Francesca Salvestri al clarinetto, Filippo Cainero al corno e Michela Bozzano al fagotto, tutti studenti del Conservatorio di Genova.
  • Pagine del Novecento e del Barocco nella seconda parte del programma con i giovani del Conservatorio di Sassari.
  • Di Arthur Lourié (1892-1966), compositore americano di origini russe, Letizia Lubinu esegue i Preludi 1 e 2 dai Cinq preludes per pianoforte, op.1, mentre Davide Grisorio è interprete del quarto e ultimo movimento, Presto, della Sonata per violino solo BWV 101 Johan Sebastian Bach.
  • Ancora di Bach, Luca Carta Mantiglia esegue il Preludio dalla Suite n. 3 in do maggiore BWV 1009 per violoncello solo.
  • Lubinu, Grisorio e Carta Mantiglia, infine, sono interpreti del Piano Trio Hob XV-7 in re maggiore nei movimenti Tema con variazioni, Andante, Allegro assai di Franz Joseph Haydn (1732-1809).

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