Referendum abrogativo controriforma sanità toscana, il 25 ottobre scade il termine per firmare. L’invito da Piombino, associazione “Restiamo Umani”

sanitàRaccolta firme per referendum abrogativo controriforma sanità toscana

Paolo Gianardi, associazione “Restiamo Umani“, Piombino

La necessità di riformare la realtà sanitaria italiana ed anche toscana trova unanimità di consensi, sia tra i cittadini, sia tra gli operatori. La legge che istituì il sistema sanitario nazionale è stata sempre più disattesa in quelle che erano alcune delle sue principali prerogative: prevenzione; equità delle prestazioni verso tutti i cittadini; cura e rieducazione:

  • la prevenzione non trova applicazione sul piano di una vera educazione comportamentale, lasciata ad  iniziative sporadiche e non programmate, per cui alimentazione, alcool, fumo, vita sessuale, uso di sostanze psicotrope, dei farmaci, sempre più spesso sono alla mercé delle mode pubblicitarie; peggio ancora se guardiamo ambiente e salute negli ambienti di lavoro.
  • A proposito di equità, con l’introduzione dei tickets, vera tassa sulla malattia, si è di fatto discriminato il malato dal sano, rendendo il primo ….becco e bastonato. E, pure in Toscana, ciò ha dato una notevole spinta a suddividere la sanità pubblica dalla privata, a tutto vantaggio dei privati, dove sempre più è conveniente rivolgersi per chi può permetterselo, soprattutto per abbreviare i tempi biblici degli appuntamenti per visite ed esami presso le strutture pubbliche.

Cura e riabilitazione sono diventati una chimera.

sanitàI vari tentativi della Giunta Rossi hanno prodotto solo cortine fumogene. Società della salute , casa della salute, aggregazioni funzionali territoriali, ospedale per intensità di cure, cronic care model, se in alcune realtà regionali hanno mosso qualche passo ed ottenuto dei successi, per la gran parte del territorio sono rimaste sigle sulla carta, specialmente in Val di Cornia. In tale ottica si inserisce l’attuale riforma, la legge regionale n. 28/2015, tesa a ridurre le ASL  a 3 macrozone , senza un reale piano di ristrutturazione che comporti una revisione del rapporto ospedale-territorio, dell’intero percorso che il cittadino ha i diritto di aspettarsi, da quando vuole preservare la sua salute a quando deve prendersene cura perché ammalato.

sanitàPer non contribuire ad un’ulteriore perdita di tempo, per dire no ad una riforma che non riforma e cominciare invece a ridare centralità alla sanità pubblica, l’associazione Restiamo Umani invita tutti a firmare al più presto la richiesta di referendum per abolire la legge 28/2015  e far sì che abbia successo.

Ognuno può farlo presso i banchetti organizzati in città dai promotori, cui va il ringraziamento convinto di Restiamo Umani.

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