17ottobre 2018 da Chiara Bini, Firenze
E’ salita di quasi 3 punti rispetto al 2016 la percentuale di raccolta differenziata in Toscana nel 2017; è calata in modo sostanziale la produzione di rifiuti non differenziati e si è sbloccato il periodo di stagnazione delle performance sulla raccolta differenziata dell’Ato Sud. Questi gli elementi positivi che emergono dai dati relativi alla certificazione delle raccolte differenziate riferiti al 2017 che la Regione ha appena pubblicato. Nel dettaglio, la percentuale della raccolta differenziata a scala regionale di attesta al 53,9% con un incremento di 2,9 punti rispetto all’anno precedente.
La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,24 milioni di tonnellate in diminuzione del 2,9% rispetto all’anno precedente (-67.000 tonnellate) con il dato pro capite che è passato da 617 a 600 kg/abitante. Molto positiva la sostanziale diminuzione, pari a circa 98.000 t, della parte non differenziata dei rifiuti. A scala di Ambito i risultati migliori in termini di efficienza della raccolta differenziata sono stati quelli di ATO Toscana Centro (Città Metropolitana di Firenze e province di Pistoia e Prato) e di ATO Toscana Costa (province di Livorno –esclusi i comuni della Val di Cornia-, Lucca, Massa e Pisa) entrambi al 58,7%, con ATO Costa che ha visto aumentare la raccolta differenziata rispetto all’anno precedente di 3,8 punti percentuali, mentre ATO Centro di 3,3 punti percentuali.
L’ATO Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto, Siena e comuni livornesi della Val di Cornia) si attesta al 39,4% con un aumento di 1,2 punti rispetto al 2016, interrompendo una lunga fase di stagnazione delle performance di raccolta differenziata, seppure non superi ancora il 40%. Nessuno degli ATO ha superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, stabilito dalla norma nazionale per il 2012.
“I dati certificati – commenta l’assessore Federica Fratoni – ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta e le risorse messe a disposizione dalla Regione pari a 30 milioni di euro saranno utili a spingere in avanti le performance così da raggiungere nei tempi stabiliti l’obiettivo che siamo posti di 70% di raccolta al 2020. Nei dati mi preme sottolineare – prosegue Fratoni – il calo dell’ indifferenziato e quello della stessa produzione generale pro capite, a dimostrazione che la raccolta differenziata porta come effetto indotto la diminuzione di rifiuti”.