Ripubblicizzare i servizi comunali, un buon segnale della volontà di cambiamento della nuova giunta Nogarin

ilcomunistanogarinAbbiamo appreso con soddisfazione la decisione della nuova giunta Nogarin di reinternalizzare parte dei servizi comunali dati in gestione ai privati: aziende, cooperative o il cosiddetto privato sociale.

6febbraio 2015 da Daria Faggi, Unione Inquilini

faggiPer anni abbiamo denunciato le esternalizzazioni, come scelte miopi e costose, abbiamo inutilmente chiesto dati precisi per poter verificare se la nostra convinzione che rappresentino un aumento dei costi, e (non sempre) un peggioramento del servizio ma sempre delle condizioni dei lavoratori (perché di questo spesso si tratta, di lavoratori precari non di volontariato gratuito) ma mai ci è stato possibile arrivare a un confronto serio.

renzi e grilloOggi con un governo Renzi impietoso, che taglia bilanci ai Comuni e alle Regioni, ci sembra atto dovuto, erogare direttamente i servizi con notevoli risparmi di gestione, come unica possibilità di non ridurre le erogazioni a persone che la crisi ha ulteriormente impoverito.

Dichiarava il vescovoVescovo nel nostro primo incontro, che le associazioni che prestano la loro opera sociale, non devono sostituirsi al servizio pubblico essenziale, ma semmai integrare (aggiungeremmo noi gratuitamente attraverso il volontariato) le prestazioni degli enti locali. In effetti, da almeno un ventennio è diventata un’abitudine per gli enti locali, non farsi più carico di molte attività sociali, affidandole in modo indiscriminato al privato sociale, ma tale scelta, anche tralasciando le situazioni più avventuriste come alcune agenzie sociali per la casa, rovinosamente fallite con grave danno per l’erario pubblico.

bilancio_socialeOra è ovvio che nell’operazione di ristrutturazione del Bilancio Sociale, che prevede il riaffidamento di molti servizi alla pubblica amministrazione, bisognerà procedere con una certa gradualità (ci auguriamo che si arrivi per i prossimi anni a un bilancio partecipato, nel senso che la destinazione e le priorità della spesa sociale venga condiviso con la cittadinanza) ma resta il fatto indubitabile che l’amministrazione ha una struttura ricca di esperienza e capacità, non sempre adeguatamente messe a frutto, e che scansare i problemi e le emergenze sociali affidandoli sistematicamente alle associazioni assistenziali, è una scelta poco condivisibile e che genera spreco di denaro pubblico.

socialeLe esternalizzazioni di questi anni hanno riguardato, anche altri servizi importanti: dalla manutenzione delle strade, al verde pubblico, al servizio di pulizie nelle scuole… Molti si lamentano nei confronti della nuova giunta, per non avere introdotto novità, agendo in continuità con le scelte del passato. Questa scelta ci sembra un buon segnale della volontà di cambiamento, non solo sul sociale.

Forse se ne avvantaggerà anche il volontariato (che o è gratuito o non è !) e si rafforzerà la volontà di ottenere anche nel nostro paese strumenti di civiltà essenziali come il reddito minimo di cittadinanza, e il servizio civile periodico obbligatorio, pagato dalle aziende per chi lavora e dallo Stato per chi ancora studia.

Non parliamo di rivoluzioni, ma di esperienze già esistenti e praticate in altri paesi europei.

Recommended For You

About the Author: Pisorno