Licenziamenti collettivi aumentati del 37,9 per cento nel 2014 e sempre più livornesi emigrano per trovare un lavoro.
27febbraio 2015 da Federazione Anarchica Livornese e Collettivo Anarchico Libertario
Lavoratori ingannati, dalle truffe di imprenditori, politici e sindacalisti. E’ un disastro sociale, che si aggiunge al disastro ambientale; è un disastro che coinvolge i lavoratori, i disoccupati, tutti i cittadini. Il cambio di amministrazione non ha cambiato la condizione dei ceti popolari. I veri responsabili di questo disastro non hanno pagato niente: politici, amministratori, capitalisti, che si sono spartiti i finanziamenti pubblici e i guadagni delle speculazioni, lasciando miseria e inquinamento.
Oggi politici e speculatori si fanno avanti con le loro promesse, cercano di convincere lavoratori e disoccupati a sostenere i loro affari. Si parla di grandi opere alla livornese, che dovrebbero risolvere il dramma della disoccupazione. Si parla di aree industriali oltre la Variante Aurelia, del nuovo ospedale, della Darsena Europa. Sono la replica di quelle grandi opere, dalla TAV, al MOSE di Venezia, all’Expo di Milano, che hanno devastato il territorio, dilapidato miliardi di denaro pubblico a vantaggio delle consorterie tra politici e speculatori, e non hanno creato nessun posto di lavoro.
Quale occupazione può dare a Livorno questa politica lo dimostra il rigassificatore: dopo tante chiacchiere, questa opera inutile, dannosa e pericolosa che è già costata tanti soldi alla collettività, continua a pesare attraverso le bollette sulle nostre tasche, mentre non ha inciso sulla disoccupazione.
Gli sfruttati possono combattere la disoccupazione non legandosi a questa o a quella clientela, a questo o quel gruppo affaristico e politico, ma organizzandosi per migliorare le proprie condizioni di vita.