
4novembre 2015 da Rifondazione Comunista
Nonostante la Giunta regionale cerchi di evitare il confronto
Esprimiamo grande soddisfazione per il successo ottenuto oggi dal comitato referendario che promuove l’abrogazione della legge regionale 28/2015
Non è stato facile riuscire presentare le 55.614 firme a difesa della sanità pubblica: il giorno indicato per la consegna era il 4 novembre ma la Regione Toscana ha spostato la data alla settimana successiva, con poche ore di preavviso. Il Partito della Rifondazione Comunista è stato presente, al fianco di tutti gli altri promotori, anche con il Segretario regionale e l’ex consigliera regionale Monica Sgherri, al fianco dei consiglieri di Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti al momento della presentazione.
Ci auspichiamo che il presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani, e il presidente del Collegio di garanzia statutaria, mantengano fede all’impegno preso: quello di superare in positivo ogni difficoltà tecnica che censuri la volontà di decine di migliaia di cittadini toscani. Abbiamo la sensazione che la volontà politica di questa Giunta sia quella di evitare in ogni modo un confronto diretto con la propria cittadinanza.
La narrazione di una Toscana virtuosa e rossa risuona ormai con note ridicole e offensive per l’intelligenza di chi riesce ad essere minimamente informato. Lo ha dimostrato la recente e riuscita manifestazione in difesa del Serristori, lo hanno dimostrato le oltre 55.000 firme raccolte, lo dimostra l’insofferenza di lavoratori ed utenti del sistema sanitario.