Sanità toscana, Spi Cgil: “si riducono posti letto ospedalieri e, mancano servizi integrati sui territori”

Riforma della sanità vanificata senza l’attivazione dei servizi territoriali

sanità ospedale di comunità

Cosa succede nei territori?” è questa la domanda che, il Sindacato Pensionati della Cgil,  pone alle Istituzioni Locali e regionali all’indomani dell’inizio della discussione in Consiglio Regionale della nuova legge di riforma della sanità Toscana.

sanità18dicembre da Spi Cgil, Livorno

“La legge, tra le altre cose, prevederà la riduzione delle attuali ASL e l’accorpamento in 3 grandi macroAree, con la conseguente riduzione dei centri di governo e dei costi, ma sarà operata anche una riduzione dei posti letto ospedalieri, con l’obiettivo di risparmiare risorse. Il quadro che emerge, quindi, non è affatto semplice”.

“Per quanto riguarda la provincia di Livorno – prosegue lo Spi – non è chiaro cosa succederà con la creazione dell’ospedale di 2° livello, derivante dall’unificazione funzionale dei presidi di Cecina e Piombino, così come il ruolo e il destino del percorso di ristrutturazione del presidio ospedaliero di Livorno e le azioni di supporto per consolidare l’ospedale elbano.

anzianiQuesto nuovo modello sanitario sconta soprattutto il fatto che, a fronte di una riduzione di posti letto della rete ospedaliera, dovrebbero essere creati un sistemi di servizio integrato sui territori territorio, le Case della Salute.  I percorsi post ospedalieri, però, non sono stati pienamente attivati, né sono state potenziate l’assistenza domiciliare integrata e le attività di diagnostica e ambulatoriali, volte a ridurre i tempi di attesa e garantire la presa in carico del cittadino”.

La Regione a suo tempo aveva stanziato le risorse necessarie per costruire un modello di servizio più capillare attraverso le Case della Salute che, però, nella provincia di Livorno non sono state create:

  • Dove sono finite queste risorse?
  • Quali sono i tempi di realizzazione di queste strutture essenziali per garantire ai cittadini un’ adeguata assistenza?

Queste, solo alcune delle risposte che gli Enti Locali e la Regione avrebbero l’obbligo/dovere di fornire, in quanto il rischio è di ritrovarci con un nuovo assetto sanitario inadeguato, perché carente dei servizi territoriali essenziali a tutela della salute e assistenza dei cittadini, a partire dalle fasce sociali più’ deboli.

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