Ricorso per discriminazione, questa l’azione che intraprenderanno alcune associazioni dei genitori di alunni disabili e la CGIL con la categoria della conoscenza FLC, a causa dei gravissimi disservizi e della carenza di insegnanti di sostegno verificatasi all’inizio dell’anno scolastico.
3settembre 2016 da CGIL e associazione Disabilandia
La denuncia di discriminazione sarà comunque soltanto la prima di una lunga serie di azioni che le associazioni e i rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici hanno intenzione di intraprendere perché la questione del sostegno ad alunni con gravi difficoltà venga risolta una volta per sempre e che, invece, nel 2016 è stata più critica che in passato.
“Questo a causa dei farraginosi meccanismi di assegnazioni ministeriali – spiegano Flc CGIL, CGIL confederale e l’associazione Disabilandia Onlus – che garantiscono un alto numero di ore ma ancora diviso tra l’organico di fatto e di diritto, il primo talmente superiore rispetto al secondo che ai ragazzi non viene garantita la necessaria continuità didattica. In ogni caso l’orario settimanale dell’insegnante su cui si danno le unità di sostegno, non è pari al tempo scuola. Questo in violazione della legge che prevede ore appropriate e non cattedre, una modifica assolutamente necessaria al meccanismo di assegnazione delle ore di sostegno”.
L’organico di fatto è composto da docenti quasi tutti precari che si spostano di anno in anno e quest’anno nominati con estremo ritardo. Infanzia e Primaria in questi giorni, il secondo grado dopo la prima settimana di ottobre. La scuola è aperta dal 15 settembre e l’orario definitivo già in vigore in molte scuole. Ciò comporta due principali conseguenze:
- I ragazzi e le ragazze disabili sono state affidate alle cure dei docenti disponibili al momento, quindi custoditi in modo improvvisato, e non è garantita loro una continuità di rapporti umani con i docenti, elemento fondamentale per la buona riuscita dell’attività didattica specifica.
- Molti alunni e alunne con disabilità, inoltre, sono stati costretti a frequentare la scuola soltanto per poche ore, tanto che rappresentanti di docenti e genitori stanno valutando un esposto per interruzione di pubblico servizio con l’aggravante del danno esistenziale.
Durante l’incontro tra genitori, CGIL e Flc è emerso con forza, da parte delle famiglie, l’elemento della discriminazione:
“I nostri figli, hanno raccontato i presenti, vengono tenuti lontano dalle classi in quanto ritenuti di disturbo all’attività didattica dei normo dotati e questo elemento è diventato ancora più evidente in queste ore, una situazione che si ripete ogni anno e si risolve parzialmente a suon di ricorsi”.