Scuole Nido a Pisa, azzerate le liste di attesa. Un successo, a cui ha contribuito la povertà

asilo-nido3A pochi giorni dall’apertura dell’anno scolastico e dopo le dichiarazioni della Giunta, alcune precisazioni, dal Cobas del Comune di Pisa

7settembte 2015 da Cobas Comune di Pisa

Stando alle dichiarazioni della Giunta del Comune di Pisa, sull’azzeramento delle liste di attesa nei nidi, i Cobas rilevano il fatto che è stata data una immagine del tutto parziale e ad uso e consumo dell’Amministrazione stessa, che non tiene conto di alcuni fattorisociali prodotti dall’aumento della povertà.

asiloA pensarla a questo modo molte educatrici e genitori che vorrebbero per esempio: scuole con maggiore manutenzione, con giardinetti a misura di bambino\a e, non spot sull’azzeramento.

Certo è, che l’azzeramento delle liste di attesa è un fattore importante, certamente da non sminuire, ma l’elemento che non viene preso in considerazione (di rilevanza statistica)  è il fatto che, a contribuire a questo risultato, c’è stata l’impossibilità di molte famiglie a potersi permettere il costo dei nidi che, essendo servizi a domanda individuale, prevedono una spesa non irrilevante e sempre crescente da parte dell’utenza.

L’azzeramento delle liste di attesa è quindi anche il risultato della crisi, che ha colpito duramente le famiglie, costrette in alcuni caso a dover rinunciare al servizio del Nido conseguentemente anche a lavori precari, per accudire a casa i loro bambini. Tutto ciò avviene a discapito di un percorso educativo, che Stato ed Enti Locali dovrebbero costituzionalmente e civilmente sempre garantire.

asiloQuindi, le liste di attesa sono state azzerate, ma in un’ottica che non difende più il servizio pubblico, basti ricordare che in meno di dieci anni, ben due asili nido sono stati esternalizzati a cooperative, dove il personale percepisce una busta paga inferiore del 30\40% in meno rispetto a quello comunale. Servizio pubblico non è quello gestito da cooperative e privati che sottopagano il loro personale con orari disagiati e con educatrici a sostituire sovente il lavoro delle ausiliarie.

L’azzeramento delle liste di attesa nei nidi poi cela altri problemi, come il rinvio di un nuovo concorso per educatrici a fronte di una dotazione organica insufficiente. Poiché i numeri non mentono mancano:

  • nelle scuole dell’infanzia mancano 4educatrici, 3 nella stessa struttura
  • negli asilo Nido mancano 5educatrici

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