Senatrice Alessia Petraglia (SEL) su vicenda Aamps Livorno (SEL) su vicenda Aamps Livorno

PetragliaNegli ultimi giorni sono emerse convergenze apparentemente impensabili tra il liberista Enrico Zanetti, Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha detto che il Sindaco M5S di Livorno Nogarin si meriterebbe un monumento e Beppe Grillo che ha subito rilanciato la considerazione di Zanetti.

5dicembre 2015 da Sen. Alessia Petraglia – SEL

Abbiamo bisogno, a livello nazionale come a livello locale, di politici che prendano in mano le situazioni difficili con competenza e non si sveglino un anno e mezzo dopo.

rifiutiCerto è rassicurante dare le colpe della crisi italiana interamente alla recessione internazionale. alle politiche europee di austerità, ma bisogna avere il coraggio di spiegare perché non si è scelto di usare gli spazi che c’erano per invertirle e si è scelto all’inverso di proseguire nella strada dei tagli e delle privatizzazioni. Così come è rassicurante attribuire tutte le responsabilità del debito dell’Aamps alle amministrazioni precedenti, che pure ce le hanno, ma bisogna avere il coraggio anche di dire di quanto il debito dell’azienda è cresciuto per effetto dell’inattività degli ultimi 18 mesi.

Agire con responsabilità vuol dire guardare i fatti con onestà e senza pregiudizio: è rassicurante poter raffigurare l’Aamps come un carrozzone pubblico pieno di raccomandati nullafacenti tutti dirigenti e quindi facendo capire implicitamente che i lavoratori sono causa del loro stesso male e preparare così il consenso “sociale” alla loro precettazione. Ed invece bisogna avere il coraggio di spiegare che, come riporta oggi un quotidiano locale, l’Aamps ha 297 dipendenti, di cui solo 44 gli impiegati, di cui 11 distaccati nell’Ufficio del Comune a seguire le riscossioni della Tari e 33 negli uffici effettivi dell’azienda, ovvero il 15% del totale. E che l’85% è composto da personale operativo, che guida i camion, caricano i cassonetti, raccolgono i bidoncini, che riparano i mezzi, che controllano la discarica, che lavorano dentro l’inceneritore.

rifiuti 2Individuare le responsabilità è l’elemento chiave per capire da dove partire. Si tratta di inchiodare alle proprie responsabilità i soggetti debitori verso Aamps, così come gli istituti di credito che hanno impunemente applicato tassi elevatissimi ai debiti che Aamps stava accumulando. Da qui si deve partire per recuperare le risorse e ricontrattare il debito in un accordo che deve essere extragiudiziale.

I lavoratori dell’Aamps, così come i 200 lavoratori dell’indotto e la qualità del servizio per i cittadini sono la nostra prima preoccupazione. Per questo troviamo irresponsabile la richiesta di concordato al buio e di completa incertezza in cui si lasciano i lavoratori e le loro famiglie. Così come è irresponsabile l’interrogazione che M5S, a prima firma Di Maio, hanno fatto alla Camera per chiedere di attivare tempestivamente le procedure “per giungere alla precettazione dei dipendenti dell’A.AM.P.S.“.

In un momento in cui il lavoro è più precario, sottopagato e sfruttato che mai nella storia della Repubblica, non è accettabile vedere renziani e pentastellati unirsi su ricette liberiste e privatizzatorie che hanno soltanto il risultato di indebolire politicamente e rendere ancora più ricattabili tutti i lavoratori di questo paese in crisi d’identità, che siano essi pubblici o privati, a partita iva o al nero, precari o apparentemente stabili.

A Livorno serve una risposta rapida, responsabile e non improvvisata.

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