30settembre 2015 di Giacomo Bazzi da comunicato Usb – Unione Inquilini Livorno
Situazione disperata quella in cui ci troviamo a fine settembre; famiglie con bambini piccoli, persone con gravissimi problemi di salute abbandonate a se stesse
Alcune finite in strada e altre rifugiate nelle strutture recuperate dal comitato diritto all’abitare che, con il lavoro volontario, ha consentito di recuperare spazi per renderli abitabili, benché questa condizione precaria e non sia ancora stata regolarizzata, disattendendo promesse politiche e impegni presi.
Le politiche di macelleria sociale del governo Renzi, il Piano Casa dell’ex ministro Lupi, l’obbligo del pareggio di bilancio, che ha tagliato tutti i fondi e i trasferimenti nazionali e regionali necessari a ristrutturare e rimettere in uso case popolari e avviare piani di autorecupero, e infine il grave immobilismo della giunta comunale, hanno prodotto questo disastro.
Oggi come ha dichiarato senza veli la dirigenza dell’ufficio casa, siamo impotenti e senza mezzi a fronteggiare una catastrofe già annunciata a luglio. Invano i componenti della commissione disagio abitativo hanno più volte richiamato al dovere sindaco e assessore alla casa, che quasi mai partecipano alle riunioni, smentendo le promesse che il sindaco in persona, aprendo appena eletto i lavori aveva solennemente fatto. Anche la Prefettura si è sempre rifiutata di attuare una vera graduazione degli sfratti, cedendo continuamente alle pressioni dei grandi proprietari e concedendo solamente due mesi di rinvio.
Sono caduti nel vuoto i continui appelli dei sindacati ASIA e UNIONE INQUILINI a mettere subito a disposizione i vecchi appartamenti liberati per attuazione di piani di recupero, per un temporaneo uso emergenziale, sospendendo le demolizioni, fino al completamento delle opere di costruzione avviate o da avviare secondo i programmi già previsti e non ancora attuati. Per questi motivi oggi le famiglie organizzate dai sindacati ASIA-USB e Unine Inquilini hanno deciso di organizzare ancora una protesta all’interno del Comune di Livorno. Le famiglie sfrattate, le decine di persone che nonostante le leggi vigenti, finiranno per strada, aprono con questa iniziativa una stagione di lotta.
Queste le rivendicazioni in atto:
- Delibera immediata per destinare l’edificio della Chiccaia a temporaneo uso di struttura plurifamiliare di emergenza abitativa, per soccorrere le famiglie sfrattate.
- Piano di sistemazione delle famiglie con sfratti incolpevoli, attualmente alloggiate nelle strutture pubbliche abbandonate e occupate per necessità al recupero sociale.
- Progettazione di interventi di autorecupero di strutture pubbliche occupate o ancora vuote e inutilizzate.
- Abolizione del canone concessorio di 2milioni di euro che CASALP dovrà versare al Comune per finalizzarlo a ristrutturare le centinaia di alloggi pubblici (vuoti e/o inutilizzati)
In sostanza viene chiesto di usare da subito gli immobili della Chiccaia (quartiere Shangai) oltre a individuare spazi abbandonati o non utilizzati. Troppe le famiglie sotto sfratto, a rischi di finire in mezzo alla strada, il problema è ormai noto da tempo ma, la giunta Nogarin non riesce a dare risposte e prendere decisioni risolutive. La vice sindaco, Stella Sorgente con la Presidente del Consiglio, Giovanna Cepparello, espongono le difficoltà in cui l’Amministrazione si trova ad operare ma, in assenza di soluzioni concrete, probabile che dalla semplice manifestazione si possa passare all’occupazione del Comune.