Positiva e proficua è stata la riunione, in cui si è discusso del documento mandato al sindaco di Piombino che esprime le analisi, le preoccupazioni e le richieste delle associazioni, con la richiesta di un consiglio comunale aperto
2settembre 2015 da associazioni Restiamo Umani, Associazione Ruggero Toffolutti contro le morti sul lavoro, Lavoro Salute Dignità, Legambiente, con i Gruppi consiliari del Comune di Piombino, in incontro del 3agosto
A confronto i rispettivi punti di vista sulle prospettive occupazionali e produttive sul nostro territorio, le necessarie/urgenti iniziative per mitigare le condizioni economiche di chi ha perso il lavoro e di chi comunque si trova in condizioni di disagio.
L’incontro è servito anche per scambiare informazioni e nuovi documenti di Aferpi, riguardanti progetti e tempistiche per la realizzazione dei nuovi impianti siderurgici, logistici e agro – industriali. Progetti di agro – industria preoccupanti e di bassa qualità industriale (v. bioetanolo), tempi per la logistica, agroindustria e nuova acciaieria molto più lunghi di quelli finora dichiarati: è emerso anche nel corso della riunione che Aferpi prevede tempi di 4 anni per avere disponibili gli impianti industriali annunciati, ai quali vanno aggiunti i mesi indispensabili per ottenere le relative autorizzazioni ministeriali!
Nella riunione è stato suggerito anche di aggiungere, nel documento oggetto del consiglio comunale, altre richieste nel capitolo del piano straordinario a sostegno di tutti i lavoratori in difficoltà, tra cui l’istituzione di lavori socialmente utili – comunque aggiuntivi e mai sostitutivi di posti di lavoro in essere – che possano però dare un sostanziale contributo al reddito e altro; insomma un piano straordinario di sostegno al reddito derivante da nuove risorse che devono essere chieste al governo, in quanto area di crisi complessa.
Mai e poi mai, si dovrebbero mettere i lavoratori e le lavoratrici in una situazione di non sicurezza lavorativa, cosa che non si ottiene, certamente, con riduzione personale e abbassamento dei costi, camuffati come “efficientamento”
Da queste e da molte altre considerazioni, discende la seguente prima proposta delle associazioni: l’istituzione di un protocollo tra Aferpi; Consorzio delle imprese coinvolte; istituzioni (Regione, Comune, Asl, Arpat, Ispettorato del lavoro, Inail ); Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; sindacati; e un soggetto in rappresentanza delle quattro associazioni, per il monitoraggio costante dei lavori di bonifica ambientale e di attivazione dei tre blocchi economici annunciati nel piano Cevital (acciaio, agroindustria e porto). Nel protocollo si dovrà stabilire la periodicità dei controlli e la diffusione pubblica dei loro risultati.
Una specifica azione di vigilanza dovrà riguardare i tentativi di camuffamento di eventuali infortuni con la malattia. Simili manovre, da qualche anno e soprattutto nell’ultimo periodo, hanno consentito alle aziende di nascondere numerosi casi di infortunio, allo scopo di esibire una facciata aziendale più pulita e risparmiare sulla polizza Inail.
L’incontro si è concluso con l’impegno, dei gruppi consiliari, di sollecitare e formalizzare il Consiglio comunale aperto e, da parte di tutti, l’impegno ad approfondire i temi discussi.
Il gruppo consiliare del PD, diversamente anche dagli altri gruppi di maggioranza in consiglio, ha rifiutato di partecipare, con motivazioni che non capiamo, in cui si chiede il rispetto delle regole formali, senza rammentare quali; motivazioni che parlano di strumentalizzazione, dichiarando tuttavia disponibilità, in sede politica, ad avviare un confronto. Va ricordato, però, che il Sindaco (PD) ha preannunciato l’imminente convocazione del Consiglio comunale aperto, richiesto dalle quattro associazioni, per cui il senso della riunione era chiaro e infatti è stato pienamente colto dagli altri capigruppo. Che ringraziamo.