Sorveglianza speciale per cinque italiani che hanno sostenuto la lotta all’ISIS in Siria

Andarono a combattere contro l’Isis, la procura di Torino ne chiede la sorveglianza speciale

Il 3 gennaio la Digos di Torino ha notificato richiesta di sorveglianza speciale per due anni e obbligo di dimora, avanzata dalla procura, contro cinque giovano che hanno sostenuto la rivoluzione del Rojava. Destinatari di questa misura sono Paolo, Eddi, Jak, Davide e Jacopo, che a vario titolo, negli ultimi due anni, hanno sostenuto sul campo le popolazioni della Siria del Nord contro l’aggressione dello Stato Islamico. 

Il 23 Gennaio alle ore 10 e fissata l’udienza della richiesta avanzata dalla Procura di Torino.

4gennaio 2019 da Rete Kurdistan (pagina in aggiornamento)

 Richiesta la sorveglianza speciale per me, Davide, Jak, Eddy e Jacopo.

La procura ci ritiene socialmente pericolosi, la colpa? Essersi recati in Siria ed aver sostenuto una rivoluzione, femminista, ecologista e anti capitalista. Personalmente non mi meraviglio di tale richiesta, visti i tempi che corrono e il lavoro sempre più serrato della procura di Torino nel reprimere compagni e compagne.

Alla procura di Torino dico che se andare in Siria implica di essere socialmente pericoloso, vorrei rispondere che è stato lo Ypg a liberare il Nord della Siria dall’Isis e dalla bande jihadiste, salvare centinaia di miglia di vite umane e resistere valorosamente ad Afrin. Rivendico il fatto di essermi unito allo Ypg nell’Agosto del 2016 e di essere ritornato in Siria nel Marzo del 2018 violando le misure cautelari, per questo motivo mi trovo tutt’ora ai domiciliari. Non ho nessun rammarico tanto meno rimorso e di non aver paura di eventuali ripercussioni legali per questa mia scelta, di cui ne vado fiero e che rifarei altre 100 volte.

Quando si lotta si viene considerati , socialmente pericolosi, delinquenti e pregiudicati, ma di una cosa sono certo, che lotto dalla parte giusta e non mi vergogno affatto. Purtroppo a causa della mia domiciliazione forzata non potrò’ essere presente alle iniziative future che si terranno in queste due settimane. Ci vediamo in tribunale il 23 Gennaio, dove ogni accusa allo Ypg e ogni offesa alle miglia di martiri verrà rispedita al mittente.

A breve tutte le iniziative a sostegno degli inquisiti, che si terranno da qui al 23 Gennaio.

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