19 0ttobre 2015 di Andrea Romano, “Resistere! Azione Civica”
A Livorno va avanti, da mesi, il surreale dibattito, in cui sindaco, assessori e consiglieri si smentiscono continuamente tra loro, sul prossimo suicidio di AAMPS per far posto alla privatizzata Retiambiente s.p.a.
A questo punto vorrei fare alcune domande alla giunta:
- avendo chiaro che il bacino di utenza di AAMPS (160.000 abitanti circa) è più che sufficiente a garantire efficienza al servizio, perché insistere nel percorso di area vasta, già rivelatosi fallimentare per gli altri servizi pubblici?
- l’esempio della Parma grillina, che sta aspettando la fine della concessione alla privatizzata IREN per ricostituire un’azienda comunale dei rifiuti, non basta a stoppare il percorso contrario che sta facendo Livorno?
- visto che i grillini parlano dei sindaci PD come fossero appestati, chi glielo fa fare di mettere in comune con loro il servizio rifiuti per ben 25 anni, cioè la durata della concessione che avrebbe Retiambiente sul nostro territorio?
- la favola di Retiambiente che rimane tutta pubblica per far contento Nogarin vale poco, ma se anche fosse, chi garantisce che una volta disintegrata AAMPS il gruppo dei sindaci PD della costa toscana non metta in minoranza l’unico comune 5 stelle della zona, decidendo la privatizzazione o in ogni caso politiche basate su incenerimento e discarica?
- l’esempio terrificante del CTT-Nord, dove Nogarin (stritolato dall’egemonia del PD) non riesce neanche a far dimettere i rappresentanti aziendali che ha nominato lui, non basta a tenere i grillini alla larga da certi carrozzoni, fatti apposta per diluire ogni rapporto tra vertici aziendali e territorio?