Teatro Verdi Pisa. All’insegna della grande tradizione russa “Paquita”, uno dei più celebri balletti romantici. Giovedì, 15 novembre

Per la gioia degli appassionati del balletto si inaugura, giovedì, 15 novembre, al Teatro Verdi di Pisa, la Stagione di-danza 2018/19 all’insegna della grande tradizione russa con “Paquita”,  uno dei più celebri balletti romantici di tutti i tempi, reinterpretato dalla famosa compagnia internazionale del  Teatro Accademico Statale dell’Opera e del balletto “Mikhail Glika” di Chelyabinsk. Sile raffinato, grazia e perfezione coreografica.

13novembre 2018 di Beatrice Bardelli

Giovedì 15 novembre, alle 21, si inaugura al Teatro Verdi di Pisa la Stagione di Danza organizzata in collaborazione con FTS onlus e caratterizzata, come da tradizione, da un grande classico reinterpretato da un’altrettanto famosa compagnia internazionale.

Quest’anno sarà una vera sorpresa per gli appassionati del balletto. Arriva infatti a Pisa, con la tournèe organizzata da Globalthema per la Russian Seasons 2018, anno della Cultura Russa in Italia, il Teatro Accademico Statale dell’Opera e del balletto “Mikhail Glika” di Chelyabinsk, uno dei più celebri e prestigiosi corpi di ballo stranieri, per la prima volta ospite nel nostro teatro.

Il famoso corpo di ballo  presenterà al Verdi uno degli spettacoli cult del suo repertorio, Paquita, su musiche di Edouard Marie Ernest Deldevez, Ludwig Minkus, Cesare Pugni, Riccardo Drigo, libretto di Paul Foucher e Josef Mazillier dalla novella La Piccola Gitana di Miguel Cervantes. Il tema. Paquita, balletto in due atti e tre scene, narra l’amore contrastato di un soldato francese, Luciano, per la giovane zingara Paquita in una Spagna occupata dalle armate napoleoniche. La differenza di rango sembrerebbe dividere i due innamorati, ma alla fine risulterà che la fanciulla è di nobili origini e, dopo diverse peripezie, i due potranno convolare a giuste nozze. Paquita, che è considerato uno dei balletti di repertorio romantico più significativi, si distingue per l’ambientazione realistica molto diversa dall’iconografia tradizionale che vuole luoghi esotici e incantati, popolati da silfidi e spiriti danzanti immersi in paesaggi irreali. Paquita, la protagonista, è una donna in carne ed ossa, passionale, che riesce a trionfare su tutto e tutti.

La storia.

Paquita fu rappresentato per la prima volta a Parigi, al teatro dell’Académie Royale de Musique, il 1° aprile del 1846, nella coreografia originale di Joseph Mazilier (pseudonimo dell’italiano Giulio Mazzarini), su musica di Edouard Deldevez ed interpretato dalla famosissima coppia di ballerini Carlotta Grisi e Lucien Petipa. L’anno seguente, nel 1847, il fratello di Lucien, Marius Petipa, grande maître de ballet e coreografo marsigliese, decise di riallestirlo completamente in Russia, al Teatro Grande di San Pietroburgo. Nel 1881, Petipa mise in scena una nuova versione con nuove partiture musicali di Ludwig Minkus e nuove coreografie come il Grand Pas Classique e il Pas de Trois nel primo atto – oggi considerati nell’aspetto virtuosistico dei balletti come i più importanti tra quelli danzati nelle maggiori compagnie internazionali- e la Polonaise e La Mazurka dei Bambini alla fine del balletto. Nel tempo sono state aggiunte sempre nuove danze, in stile gitano e spagnolo, che Petipa ha assemblato esaltando il ruolo delle soliste come dell’intero corpo di ballo. Il Grand Pas, fin dai tempi di Petipa, vivrà di una propria vita scenica, indipendente dal balletto di cui era parte, tanto che venne più volte eseguito separatamente in forma di divertissement. Il balletto, ricco di danze d’insieme gitane e spagnole, richiede un altissimo livello esecutivo di tutto il corpo di ballo, soprattutto da parte delle soliste, per ciascuna delle quali Petipa creò una piccola meraviglia, dando loro l’opportunità di mostrare appieno il proprio talento. E’, tuttavia, il ruolo di Paquita che rappresenta il culmine di questo sfoggio di bravura. Paquita è la “Ballerina Assoluta” nella quale lirismo e temperamento devono andare di pari passo con un impeccabile virtuosismo tecnico, nella ricerca di quella perfezione scenica che Petipa perseguiva.

Il Teatro dell’Opera e del Balletto di Chelyabinsk.

La straordinaria coreografia di Paquita, firmata da Marius Petipa, genio assoluto e padre del balletto classico, è proposta con la redazione coreografica di Yuri Klevtsov, direttore artistico della compagnia dal 2011 e primo ballerino del Teatro Bolscioi di Mosca dal 1988 al 2009, e con le scene ed i costumi disegnati da Dmitri Cherbadzhi. Intitolato a Mikhail Glinka, il Teatro dell’Opera e del Balletto tenne il suo spettacolo inaugurale nell’ottobre del 1956 con Il Principe Igor di Borodin. Il primo direttore musicale del Teatro fu Isidor Zak ed a lui è intitolato il Festival Internazionale di Direzione d’Orchestra.  Yuri Klevtsov ha firmato, insieme allo scenografo moscovita Dmitri Cherbadzhi, i riallestimenti di molti dei balletti attualmente in repertorio, favorendo l’inserimento nel corpo di ballo di giovani artisti diplomati all’Accademia del Bolscioi e all’Accademia Vaganova. Sotto la sua direzione artistica, la Compagnia sta conoscendo una stagione di grande dinamismo, con un notevole incremento dell’attività internazionale unita a un costante rinnovamento, pur rimanendo sempre fedele al migliore repertorio dell’eredità classica.

I prezzi dei biglietti, posto unico numerato, variano da 20,00 a 5,00 euro, con le consuete promozione, e la riduzione del 50% per giovani, studenti e scuole di danza, in vendita anche nel circuito Vivaticket e nei punti vendita del Porto di Marina di Pisa e del Palazzo dei Congressi di Pisa. Per ulteriori informazioni: Fondazione Teatro di Pisa, tel 050 941111, www.teatrodipisa.pi.it

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