Tira una brutta aria, ormai è allarme globale e le “cosiddette bombe d’acqua” saranno la norma. WWF: le proposte contro l’emergenza clima.

09settembre 2014  da WWF Italy – Maltempo travolge anche le oasi

I wwf2cambiamenti climatici, quindi, moltiplicano il rischio cui è esposto il nostro territorio già vessato dal dissesto e dalla mancanza di gestione e programmazione.

Oggi più che mai sono necessari, quindi, seri piano per il risanamento del territorio e del dissesto idrogeologico a scala di bacino idrografico, incorporando l’aumento del fattore di rischio provocato dai cambiamenti climatici, si integrino con una generale strategia di adattamento ai cambiamenti climatici e i conseguenti piani d’azione.

L’adattamento ai cambiamenti climatici implica un ripensamento della gestione del territorio basato prioritariamente sul mantenimento della vitalità dei sistemi naturali.

temporaliIn particolare, il WWF chiede che l’Italia applichi correttamente due direttive europee fondamentali per riaffermare un governo adeguato del territorio e delle acque: la direttiva quadro Acque (2000/60/CE) e la direttiva rischio alluvionale (2007/60/CE) e che siano istituite le Autorità di distretto. Solo sistemi naturali in condizioni di salute e vitalità possono aiutare i processi di adattamento ai mutamenti climatici e costituire la base fondamentale per il “ben-essere” dei sistemi umani.

temporaliDove i sistemi naturali sono degradati e vulnerabili si abbassano significativamente le capacità di reazione anche da parte dei nostri sistemi sociali. Questo, ovviamente, non deve far abbassare la guardia rispetto alla necessità, oggi divenuta emergenza planetaria e nazionale, di azzerare le emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra, per cercare di mitigare e rallentare i cambiamenti climatici ed evitare quelli più catastrofici, di fronte ai quali non c’è adattamento che tenga.

temporaleIl WWF ritiene improrogabile un cambio di passo nei negoziati internazionali sul clima (il 26 Novembre, a Doha, si terrà la Conferenza ONU degli Stati che hanno sottoscritto la Convenzione sul Clima COP 18): di fronte a cambiamenti climatici che ‘corrono’ più veloci di quanto gli stessi scienziati, nei loro modelli prudenziali, avevano previsto, i leader mondiali non possono andare a passo di lumaca. E l’umanità non può limitarsi a guardarli.

 

Video girato nell’Oasi WWF Lago di Burano:

 

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