Traffico rifiuti, Lonzi metalli e Ra.RI. Pardini, Cisl: “Accertare responsabilità ma, solidarietà ai lavoratori delle due aziende”

20dicembre 2017 da Cisl Livorno

La Cisl di Livorno, in rappresentanza dei lavoratori della Lonzi Metalli, auspicando che le responsabilità vengano accertate sino in fondo e senza sconti, chiede con fermezza che siano garantiti i livelli occupazionali e reddituali dei lavoratori coinvolti.

Questi lavoratori, già parte lesa in questa vicenda, anche a causa dei rischi per la loro salute a cui sono stati esposti, non possono subire anche l’ulteriore danno di perdere la retribuzione. Questo è quello che questa organizzazione sindacale chiede a tutti i soggetti preposti alla soluzione della vicenda, i lavoratori devono essere difesi e tutelati e l’azione della Fisascat si indirizzerà senza esitazioni in questa direzione e non lascerà niente di intentato per raggiungere questo risultato. Abbiamo già incontrato il Custode Giudiziario, Dr. Riccardo Forgeschi, lunedì 18 dicembre e il Capo Gabinetto della Prefettura di Livorno, martedì 19 dicembre, e ci siamo attivati al fine di aprire un tavolo presso l’unità di crisi della Regione Toscana.

Giovanni Pardini “Bisogna tutelare l’occupazione di 70 famiglie, Livorno non può più permettersi la perdita di così tanti posti di lavoro”.

Relativamente all’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti tossici da parte dell’arma dei Carabinieri che ha portato alla chiusura delle aziende “Lonzi Metalli” e “Rari”, il Segretario della Cisl Giovanni Pardini esprime la piena solidarietà ai lavoratori delle due aziende:

“stiamo parlando di 70 occupati e delle relative famiglie che vedono messo a rischio, per cause indipendenti dalla loro volontà, il loro posto di lavoro. Al riguardo voglio precisare che i lavoratori, la cui integrità morale non è assolutamente messa in discussione, sono vittime di questa situazione ed auspicare che vengano tutelati in ogni modo, in primis con la salvaguardia dei loro posti di lavoro, messi a rischio dalla chiusura delle due aziende incriminate. Bisogna tutelare l’occupazione di 70 famiglie, Livorno non può più permettersi la perdita di così tanti posti di lavoro.”

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