“A Kevin Chirra e Alessio Falleni, 21 anni entrambi, è stato riservato lo stesso identico destino di quello occorso, in una fredda e piovosa notte del 10 gennaio 2004, a Erika Campeol, di 19. E tutto per un guard-rail non ancora ripristinato”.
7febbraio 2018 da M5S Toscana
A 14 anni di distanza il fatto si è ripetuto tale e quale con le stesse tragiche conseguenze: “giovani al volante immolati sull’altare di un sistema degenere e irresponsabile” così Renato Scalia, candidato M5S ed ex ispettore DIA, a commentato l’incidente mortale dello Scolmatore in un post Facebook.
“Per Erika Campeol la beffa di una sentenza civile, contro un geometra e un ingegnere dell’Anas e con l’accusa di omicidio colposo, con 100mila euro rifusi ai genitori per il danno e, al solito, in sede penale quella sorta di obbrobriosa sanatoria chiamata prescrizione, dopo 10 anni” prosegue il candidato M5S che sottolinea “Lo Stato non ha saputo fare giustizia per Erika Cameol e per questo Kevin Chirra e Alessio Falleni sono vittime del suo fallimento morale e civile. La prescrizione è un colpo di spugna che tutte le forze politiche tranne il M5S hanno voluto mantenere così nel nostro ordinamento e solo noi ci proponiamo di rimuovere dopo il rinvio a giudizio” prosegue Scalia che aggiunge “così come ci proponiamo di fare finalmente ordine nel sistema degli appalti ANAS, spesso infiltrati da elementi mafiosi e comunque imperniato su meccanismi ormai ben oliati, fatti di gare d’appalto all’insegna dei massimi ribassi, bustarelle, ammiccamenti e via dicendo. Dinamiche che da anni sto cercando di mettere in luce, segnalanto storture, denunciando irregolarità e malversazioni; in organico alla Dia, prima, e avendo potuto contare sull’Osservatorio privilegiato della fondazione Caponnetto, poi” precisa Scalia.