TRW Livorno: Stati generali e vertenza nazionale, all’unanimità un atto di indirizzo unitario in Consiglio Comunale

Dopo quella sull’Eni, si è tenuta, stamani, la seduta del Consiglio Comunale di Livorno sulla situazione di crisi della TRW, molti i lavoratori che hanno voluto partecipare ed essere presenti.

27ottobre 2014 di S.L.

consiglio co livoIntroduce il Sindaco Nogarin che, rivolgendosi direttamente ai lavoratori piuttosto che al Consiglio, in un intervento da lui stesso definito di pancia, ha tenuto a evidenziare la civiltà dei comportamenti dei dipendenti TRW, in momenti tanto difficili. Lavoratori a cui ha voluto rivolgere un ringraziamento, per la capacità civile manifestata, ma nient’affatto scontata data la drammaticità della situazione.

 

consiglio livorno

Una capacità, ha detto il Sindaco, che gli è stata di aiuto in questi giorni, in cui ha dovuto rappresentare questa vertenza occupazionale in alcuni tavoli importanti. Un ringraziamento viene rivolto anche alla Istituzioni, tutte, per la collaborazione data. Un cenno non poteva mancare alla vertenza Eni, nell’auspicio che l’ultimo incontro possa essere stato risolutivo, ma si ribadisce anche la speranza che arrivino novità positive dall’incontro del 29 prossimo sulla TRW.

Un incontro, ha spiegato il Presidente Giovanna Cepparello, in cui il Consiglio sarà in prima linea: una parte sarà a Roma (anche se, al momento non è dato di sapere se potranno partecipare al tavolo), altri consiglieri, invece, saranno a presidiare la fabbrica insieme ai lavoratori, come atto di solidarietà.
– Apre gli interventi il consigliere Amato di Forza Italia, esprime sostegno e solidarietà ai lavoratori TRW, considera positivo l’incontro del 29 per scongiurare la chiusura dello stabilimento. Inoltre: “al Governo va mandato un segnale chiaro e inequivocabile”.
– Segue Mazzacca di 5stelle, che ricostruisce il percorso di crisi della TRW e le responsabilità della Dirigenza, un richiamo forte al Governo affinché intervenga con norme precise, per impedire che l’utilizzo di risorse e contributi pubblici (es. gli ammortizzatori sociali) vengano dirottati in operazioni speculative.
– Molto apprezzato ma, anche rilevante come contributo al dibattito sulla crisi cittadina (ascolta audio), quello di Raspanti per Buongiorno Livorno. Ha insistito molto sulla necessità di cogliere l’aspetto sistemico di tutte le vertenze attualmente in atto anche sul nostro territorio: “se oggi abbiamo l’esigenza di fare diga per opporsi alla volontà di dismissione dello stabilimento TRW, da domani esiste l’obbligo di interrogarsi su quale tipo di economia e di produttività vogliamo nel nostro territorio… rotto il patto sociale che ha caratterizzato il 900, adesso dobbiamo capire di quali strumenti, nuovi, dovrà dotarsi la politica”. Inoltre chiede ai sindacati uno sciopero generale cittadino e interroga i sindacati sui motivi di questo ritardo, a suo modo di vedere incomprensibile:

– Segue Barbara Lenzi di 5stelle che, sulla linea del collega Mazzacca, critica il Governo e rivendica norme nazionali contro le delocalizzazioni.
– Poi De Filicaia del PD, illustra la situazione generale in cui si inserisce la vertenza TRW, in sintonia con gli interventi precedenti è molto critico con il Governo e cita l’esempio della Francia che si è dotata di norme vincolanti rispetto alle multinazionali con sanzioni pesantissime. Serve pertanto una inversione di tendenza nelle politiche industriali nazionali, e appoggia la proposta di Raspanti (ascolta audio):

– Su questa linea anche Batini, Grillotti, Barbieri e Rossi dei 5stelle.
– Cannito va giù duro: Non sono certamente i nostri lavoratori che devono chiedere per favore! Deve invece vergognarsi chi è la causa di questi veri drammi di uomini e donne! Capitalisti più finanziari che industriali, più speculativi che produttivi (vedi anche: http://www.pisorno.it/consiglio-comunale-su-trw-il-punto-di-vista-di-marco-cannito/
– L’ultimo intervento è di Ruggeri, ricorda alla TRW che è stato dato e fatto di tutto per rendere vantaggiosa la permanenza della produzione in questo territorio, è questo un passaggio drammatico ma anche simbolico, rammenta che, quando la dirigenza è giunta a Livorno aveva espresso la volontà decisa di chiudere lo stabilimento, ma adesso ancora possiamo sperare. Sulla questione, sollevata da più consiglieri, di rivendicare norme e provvedimenti nazionali severe contro le delocalizzazioni, ritiene che il problema che si pone oggi è invece, come riuscire a farle venire sul nostro territorio. Alcuni malumori con interruzioni dal pubblico poi, nella conclusione, dopo l’appello all’unità e alla solidarietà della città, un richiamo a non sparare sui sindacati e sulla politica ma, l’esigenza di prendere un anno di tempo, per parlare direttamente con la nuova proprietà ZF.
– Prima dell’intervento di Alessandro Brusadin, rsu TRW, il Sindaco Nogarin chiede di andare oltre la solidarietà istituzionale e ritrovare attorno a questo sito produttivo una unità della città che ha pagato anche in termini ambientali, un patrimonio a cui non possiamo rassegnarci: “…possibile che siamo condannati ad appiattirci sulle multinazionali” (ascolta audio):

Prima di votare l’atto di indirizzo l’intervento del delegato Alessandro Brusadin di cui consigliamo vivamente l’ascolto:

Al termine Il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità un atto di indirizzo unitario, sulla questione della Trw e della crisi industriale del territorio livornese, in previsione dell’incontro previsto per il 29 ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico. Incontro al quale parteciperanno il viceministro Claudio de Vincenti, l’assessore regionale alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco di livorno Filippo Nogarin, le organizzazioni sindacali e i vertici di Trw.

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