Un protocollo da 10,6 milioni di euro per l’interporto di Livorno

rossi gsllanti nastasi firma portoI presidenti di Regione Toscana, Autorità portuale e Società A. Vespucci, Enrico Rossi, Giuliano Gallanti e Rocco Nastasi, hanno firmato oggi a Firenze un protocollo di intesa da 10,6 milioni di euro per il rilancio dell’Interporto toscano di Livorno

Livorno 03 maggio 2016 da Tiziano Carradori

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L’intesa prevede che l’Autorità portuale sottoponga al Comitato Portuale la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale della Società A. Vespucci per un totale di 6 milioni e 665 mila euro, una cifra che è pari all’importo a base d’asta per la vendita delle quote della Porto di Livorno 2000 srl.

  • L’Autorità portuale si impegna inoltre ad avviare le procedure di legge per acquistare in terreno di 50.000 metri quadrati di proprietà della Interporto Toscano che ha una edificabilità del 50% ad uso magazzini e libero da gravami. Il prezzo sarà determinato dall’Agenzia del demanio e dovrebbe essere di 4 milioni di euro.
  • Da parte sua la Società Interporto Toscano presenterà un piano di consolidamento e sviluppo da sottoporre al sistema bancario interessato.
  • La Regione Toscana sottoporrà all’approvazione del Consiglio regionale la conferma della fideiussione fino ad un massimo di 18 milioni di euro e un posticipo di tre anni della scadenza del debito (attualmente prevista a fine 2019) prorogandola al 31 dicembre 2022.

Il protocollo prevede inoltre che la Società Interporto Toscano effettui un costante monitoraggio della spesa e ponga in essere tutte le azioni necessarie a garantire l’equilibrio economico finanziario. Regione e Autorità portuale, in seguito all’attuazione degli impegni previsti dal Protocollo, proporranno agli altri soci una modifica della governance dell’Interporto che risponda alla mutata compagine sociale.

Al momento i soci pubblici rappresentano il 53,18% della compagine sociale. La Regione, con il 23,56% è il socio di maggioranza. Al momento della ricapitalizzazione da 6,665 milioni di euro e se non ne interverranno altre, la quota dell’Autorità portuale passerà dall’attuale 9,59% al 30,28% e la Regione vedrà ridimensionata la sua presenza al 18%. L’ultimo aumento di capitale sociale della Società interporto toscano è stato sottoscritto nel luglio 2013 da parte della Regione Toscana grazie ad uno stanziamento di 3,2 milioni di euro.

Le dichiarazioni a margine della firma del protocollo per l’Interporto di Livorno:

  • “Il nostro intento è quello di dare stabilità alla società che gestisce l’Interporto di Livorno per garantire un più adeguato sviluppo dello scalo labronico e del complesso delle attività che ruotano intorno al porto, in linea con gli investimenti che Regione, Autorità portuale e privati stanno facendo nell’area e con una infrastrutturazione strategica, logistica, ferroviaria e intermodale che permetterà al Porto di Livorno migliori e più veloci collegamenti con i principali Paesi europei e mondiali. Dal futuro e dalla competitività dei porti di Livorno e Piombino dipendono il futuro e la competitività della costa toscana. E la firma di questa mattina rappresenta un passo importante in direzione del suo sviluppo”. Questo il primo commento del presidente della Regione, Enrico Rossi, a margine della firma di questa mattina a Firenze sul Protocollo d’intesa per l’interporto di Livorno.
  • «Gli impegni presi oggi con la Regione rispondono a quello che è da sempre un nostro obiettivo strategico: trasformare l’Interporto in un nostro polmone operativo, in un centro logistico efficiente al servizio dei mercati del Centro e Nord Europa», ha detto il commissario dell’Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, che ha aggiunto: «Secondo gli orientamenti espressi da alcuni soci e condivisi dall’APL, è auspicabile che la gestione dell’interporto venga affidata alla Port Authority».
  • «Con l’accordo firmato oggi – ha dichiarato il presidente dell’Interporto, Rocco Nastasi – Regione Toscana e Port Authority prendono impegni rilevanti per il futuro del Verspucci. L’aumento di capitale dell’APL, i programmati investimenti sull’area e la proroga della garanzia fideiussoria da parte della Regione, ci consentono non soltanto di portare la società in equilibrio economico e finanziario, ma di rilanciarne l’immagine».
  • Nastasi ha poi sottolineato come l’operazione arrivi a conclusione di una serie di risultati positivi messi a segno della società nei giorni scorsi: «Abbiamo attivato, e reso operativi, con grande soddisfazione degli operatori coinvolti, i corridoi doganali veloci tra porto e interporto e stiamo lavorando per realizzare dei collegamenti ferroviari moderni con l’Interporto di Verona. Ci sono insomma tutte le premesse per parlare di una vera e propria rinascita del Vespucci».

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