Una volta i media davano risalto al primo nato dell’anno nuovo
7gennaio 2016 di Gisella Seghettini
Il 2016 è iniziato invece con la conta dei bimbi già morti nel mar Mediterraneo fin dai primi giorni di questo nuovo anno. E non solo bambini, ma uomini, donne, ragazzi, ragazze in cerca di un futuro, non di uno migliore ma semplicemente di un futuro. Questa è la triste e luttuosa realtà.
E’ patetico vedere alcuni uomini politici in Italia parlare e sparlare solo a fini elettorali e sono ancor più allarmanti le iniziative di alcuni paesi europei di chiudere le frontiere interne alla UE con filo spinato o ripristinare i controlli, sospendendo Schengen costringendo, così, queste persone disperate a tentare il rischioso viaggio in mare.
Queste sono le ultime iniziative in Europa, spesso guidate da spinte razzistiche nei singoli Stati.
Tutti d’accordo, però quando è stato deciso di destabilizzare una intera zona del mondo per esportare la democrazia con le bombe.
Da ridere se non si fosse fatta sulla pelle di milioni di persone.
Una volta il grande politico era quello che aveva la capacità di prevedere le conseguenze delle proprie scelte non solo a breve ma soprattutto a lungo termine.
Una volta!!!!!
Qualche tempo fa ho visto uno splendido documentario sulla desertificazione dell’Australia. L’unico grande fiume che portava acqua al sud di questo paese, a causa di una politica scriteriata di consumo indiscriminato dell’acqua si è seccato: finita l’acqua finita l’agricoltura, finita la vita, una città senz’acqua e il dissalatore che stanno costruendo non riuscirà a coprire i consumi di acqua della popolazione, solo un grande deserto.
Un orrore, un incubo senza fine.
Quando, le giovani e assetate popolazioni dell’Africa e dell’Oriente premeranno ai confini della nostra vecchia Europa (vecchia nel vero senso della parola, cioè anagraficamente) non ci saranno muri o fili spinati che terranno.