USA, per non dimenticare: George Stinney, un innocente 14enne sulla sedia elettrica, solo perché aveva la pelle nera

Era il 16 giugno 1944, George Stinney moriva tra gli applausi dei presenti

27dicembre 2016 da Cannibali e Re

Raccontano che quando George Stinney venne legato alla sedia elettrica dovettero mettergli alcuni elenchi telefonici sotto il sedere per rendere praticabile l’esecuzione.  Una scossa da 2.400V fu scaricata sul corpo inerme di questo ragazzino di soli 14 anni. Il boccaglio che veniva messo ai condannati a morte era troppo grande e gli scivolò via mostrando così il volto di un bambino spaventato con la bava bianca alla bocca. 

Lo avevano arrestato dodici settimane prima con l’accusa di aver ucciso di due bambine di 7 e 11 anni. Mary Emma Thames e Betty June Binnicker, assassinate con dei violenti colpi di spranga alla testa ad Alcolu, Carolina del Sud. Un testimone aveva detto di aver visto il ragazzino nero raccogliere i fiori con le due bambine bianche. Questo fu più che sufficiente per le autorità. Lo arrestarono, lo torturarono e lo costrinsero a confessare. Il processo, dall’istruttoria a alla sentenza, durò un solo giorno. La giuria che lo condannò a morte era composta da soli bianchi, come avvocato d’ufficio gli fu assegnato un esattore fiscale. Due mesi dopo era già sulla sedia elettrica.

Per settant’anni la memoria di questo ragazzino afroamericano fu dannata, per settant’anni la sua famiglia dovette piangere in silenzio la morte di George. Solo tre anni fa dopo l’ottimo lavoro di investigazione di uno storico americano e dopo che il vero assassino in punto di morte aveva confessato l’omicidio delle due bambine, il caso Stinney fu riaperto.

Nel dicembre 2014 la condanna fu annullata perché basata su una confessione estorta su un processo irregolare alla cui base vi era una chiara mentalità razzista. 

La sorella di George, Amie, dopo la riabilitazione del fratello, ha dichiarato: “la polizia cercava un capro espiatorio e hanno preso George. Da quando lo hanno portato via non ho mai più visto mia madre sorridere.”

Ancora oggi negli USA i neri vengono condannati alla pena capitale in percentuale superiore ai bianchi. E ancora oggi vi sono esecuzioni per reati commessi prima della maggiore età.

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