Vertenza Aamps: ora il Governo, con la fiscalità generale, paghi i danni

incenerotore aamps livorno20anni fa, è esplosa l’orgia delirante della privatizzazione dei servizi pubblici locali e nazionali, beni essenziali per i cittadini

aamps rifiuti canestro29novembre 2015 da Daria Faggi e Paolo Gangemi

Abbiamo denunciato che queste drammatiche scelte avrebbero comportato svendita a privati di settori strategici per lo Stato, e peggioramento dei servizi e costi assai maggiori per l’utenza. Servizi pubblici che avrebbero dovuto essere garantiti dalla fiscalità generale e non pesare sulle magre buste paghe e pensioni attraverso le tariffe che dividono tra i cittadini i costi dei servizi.

Rifiuti ato costaNel caso dell’Aamps come non ricordare l’assurdità di esternalizzare lo spazzamento, con il risultato di gonfiare il personale interno e aumentare i costi. Negli ultimi anni, visto che i danni sono ormai conclamati e visibili (Enel, comunicazioni, sistema bancario, trasporti, ferrovie, autostrade, rete idrica, ex municipalizzate, Poste) abbiamo posto a livello locale all’ordine del giorno il tema della reinternalizzazione dei servizi.

Oggi è finalmente squadernato di fronte alla città un bilancio che mette in luce con chiarezza come per anni si è dissimulato lo stato reale dell’ex municipalizzata AAMPS, stato preagonico che adesso nemmeno un premio nobel della finanza potrebbe risolvere, se non a prezzo di macelleria sociale.

Se tutte le opzioni in campo sono drammatiche, una certamente va liquidata come proposta criminale e irricevibile, tagliare ancora dal bilancio comunale in aggiunta alle sforbiciate pesantissime del governo, che ha ridotto all’osso le risorse per sanità, scuola, sociale, casa: non si può fare. Uccidere la città e scorticare i più poveri, gli sfrattati e i senza casa, per salvare un’azienda dove si è fatto di tutto di più, con poche voci critiche nel silenzio generale, senza che nessuno dei responsabili degli sprechi e delle scelte sbagliate paghi di persona, non è certo un’ipotesi in campo.

Due sole le possibili opzioni:

  • una è quella affatto inconsueta di questi tempi di vacche magre, di spalmare i debiti (concordato) come proposto dalla giunta;
  • l’altra è quella di pagare noi cittadini secondo il nostro reddito i debiti che certo non può pagare un comune con un bilancio sottile come carta velina (che vogliamo in futuro più trasparente, attraverso esperienze di partecipazione) e sicuramente non possiamo scaricare i costi sui meno abbienti.

Certo AAMPS dovrebbe compensare il nuovo sacrificio dei cittadini reinternalizzando i servizi affidati a coop. o aziende esterne, risparmiando milioni, e avviando sul serio un piano di raccolta porta a porta, che al momento aumenterà i costi, ma a regime consentirà un risparmio con molte più assunzioni.

rifiutiZeroCi assillano però alcuni interrogativi inquietanti, di norma; raccogliere in modo differenziato per riciclare dovrebbe costituire un risparmio, perché dai rifiuti si producono nuovi beni da immettere sul mercato, allora come mai conferire vetro e plastica ci costa anziché farci guadagnare? Tanto varrebbe mandarli in discarica, tanto più che restando depositati sono soggetti a fenomeni di autocombustione (???) se abbiamo capito bene la dinamica degli incendi occorsi alla RARI, con effetti inquinanti peggiori dell’inceneritore.

Non ci pare questa la strada per scongiurare il raddoppio dell’inceneritore, per fortuna rimasto un sogno nel cassetto di una classe dirigente che tanti guasti ha procurato a Livorno. A meno che gli amici del Pd, oggi molto solerti e attenti non chiedano al governo Renzi un intervento di risanemento eccezionale come è avvenuto per Roma Capitale, e questa potrebbe essere la terza opzione.

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