Domani i lavoratori ex Searlog incroceranno le braccia per 8 ore a causa dei posti di lavoro persi nel cambio appalto del comparto logistica della Raffineria Eni Livorno, vinto dalla I.S.S. Palumbo, azienda partecipata dal noto imprenditore cittadino
24novembre 2015 da CGIL Livorno
Una trattativa lunga e difficile ha visto protagonista la categoria dei trasporti CGIL che rappresenta i lavoratori ex Searlog “Prima che Searlog perdesse l’appalto i 25 lavoratori erano già in regime di solidarietà – chiarisce Giuseppe Gucciardo, responsabile del settore merci e logistica della Filt Cgil provincia di Livorno – ma le proposte dell’azienda che ha vinto l’appalto sul riassetto del servizio sono risultate da subito irricevibili”.
Organico ridotto della metà e cambio di contratto, con il passaggio dal CCNL della logistica al multiservizi “La trattativa è stata accompagnata da diverse mobilitazioni dei lavoratori – prosegue Gucciardo – e il tavolo di trattativa si è irrimediabilmente rotto quando l’azienda ha unilateralmente convocato i lavoratori a uno a uno, violando le corrette relazioni sindacali e lasciando a casa 7 lavoratori”.
Una situazione inaccettabile per il sindacato che si trova, ancora una volta, a fronteggiare le complicazioni derivanti dai cambi appalto, durante i quali i lavoratori sono sempre più inermi di fronte agli imprenditori che subentrano “Abbiamo incontrato il coordinamento delle ditte dell’indotto – chiarisce Gucciardo – e abbiamo riscontrato il sostegno e la disponibilità di tutte le categorie a sostenere la nostra vertenza, soprattutto per una questione di dignità del lavoro, che le modalità di questo cambio appalto stanno mettendo a repentaglio”.
Già da giovedì inizieranno le mobilitazioni dei lavoratori delle ditte dell’indotto, a cui faranno seguito anche quelle dei dipendenti diretti della Raffineria “I lavoratori del coordinamento delle ditte saranno in sciopero due ore giovedì e tre ore venerdì – conclude Gucciardo – i rappresentanti dei lavoratori del settore energia e petrolio proseguiranno la discussione con Eni, committente dell’appalto, tesa a ristabilire le corrette relazioni sindacali e a far ripartire la trattativa, valutando, eventualmente, successive mobilitazioni”.