10giugno 2016 da Andrea Morini, Portavoce del Sindaco di Livorno
“Lo abbiamo detto in mille modi e lo ribadiamo ancora una volta: il concordato non peserà per nulla sulle tasche dei cittadini livornesi e nemmeno sulle casse del Comune”. Così il sindaco Filippo Nogarin e l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, replicano a chi sostiene che quella messa in atto dall’amministrazione sia una ricapitalizzazione mascherata di AAMPS.
In particolare Nogarin e Lemmetti puntano i riflettori sui 13milioni di euro di crediti ex-TIA che il presidente del C.d.A. di AAMPS Federico Castelnuovo ha chiesto che vengano ribaltato in tariffa.
“Il decreto legislativo 78 del luglio 2015, convertito in legge ad agosto – precisano sindaco e assessore – impone che i crediti inesigibili delle partecipate che si occupano di raccolta rifiuti vengano ribaltati in tariffa. Tradotto: avremmo dovuto fare questa operazione in ogni caso. Tanto è vero il C.d.A. di AAMPS ci aveva chiesto di ribaltare questi crediti ben prima che noi iniziassimo a pensare al concordato in continuità”.
“Le opposizioni – aggiungono Nogarin e Lemmetti – sostengono che se avessimo scelto la strada della ricapitalizzazione il Comune avrebbe risanato AAMPS con solo 10,3 milioni di euro. Questo è assolutamente falso perché facendo quella scelta, non solo avremmo sottratto 10,3 milioni di euro al bilancio comunale (con tutti i tagli ai servizi pubblici che sarebbero stati conseguenti), ma saremmo stati costretti, in ogni caso, a spalmare, ugualmente, in tariffa i crediti ex-TIA. Per un esborso complessivo di 23,3 milioni di euro”. “I casi sono due – è la conclusione – o chi siede sui banchi dell’opposizione non conosce la legge, e dunque sarebbe il caso che tornasse a studiare. Oppure è in evidente malafede e sta giocando un partita politica sulle spalle dei cittadini e dell’azienda.”