Il Giga (Gruppo degli Insegnanti di Geografia Autorganizzati) e il “Gruppo Caminar domandando” organizzano, per venerdì 26febbraio dalle ore 17,30, una discussione su un saggio riguardante i nuovi movimenti dal basso emersi recentemente in America Latina
23febbraio di Silvio Lami
Si tratta di “Alba di mondi altri ”, scritto da Raul Zibechi, edito da Eleuthera, pagg. 200, in vendita a 15 euro. L’iniziativa si terrà presso il ristorante “Salustri”, di via Boboli 8, S.Giuliano Terme (Pisa). Dalle ore 17,30 intervengono:
- Andrea Vento – America Latina oggi
- Aldo Zanchetta – coordina la discussione sul saggio
- a seguire libero dibattito
- Ore 20,30: cena conviviale completa a 15 euro
Per agevolare l’organizzazione invitiamo a comunicare quanto prima le prenotazioni: gigamail2014@gmail.com–aldozanchetta@gmail.com
333/2652747 Andrea – Aldo 338/6702858
Dalle tornate elettorali latinoamericane del 2016 sono emersi risultati che evidenziano una fase di difficoltà dei governi progressisti inducendo molti analisti a ipotizzare un esaurimento del ciclo iniziato all’alba del nuovo millennio:
La vittoria con margini estremamente ridotti di Dilma in Brasile, ora a rischio impeachment, la vittoria delle destre antichaviste e golpiste alle legislative in Venezuela e quella del liberista Macri alle presidenziali argentine che sta riportando il paese indietro sia dal punto di vista delle conquiste sociali che della sovranità economica, sembrano indicare che il ciclo progressista è indirizzato verso un sempre più probabile esaurimento. Mentre i governanti cercano di comprendere le cause degli arretramenti e delle sconfitte, la società civile latinoamericana non ha perso il fermento emerso negli ultimi due decenni, tant’è che al suo interno continuano a fiorire nuovi movimenti che forniscono spunti di analisi e di riflessione interessanti.
“Saranno gli esclusi a costruire la nuova storia? A modo suo, Raúl Zibechi propone per molti versi questa domanda. È il mondo dei dannati della terra, quelli che vivono nella zona del non-essere e subiscono ogni giorno violenze inaudite. Sono loro, persone che possono perdere solo umiliazioni e catene, a essere davvero interessate a creare un mondo altro. Possono riuscirvi?
Questo libro è parte della tenace ed emozionante ricerca per rispondere a questa cruciale domanda. Marco Calabria nella nota introduttiva scrive “dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso (Raúl) consuma le scarpe percorrendo in lungo e in largo l’America. Attraverso autopistas e impervi caminos insegue le tracce della resistenza al dominio del capitale e delle merci sulle persone. Le ha trovate ovunque: nelle periferie di Asunción e lungo le steppe della Patagonia, sugli altopiani andini e tra le nebbie delle selve tropicali. A volte è tornato per mettere in discussione quel che gli era sembrato di capire”. Lo sguardo di Zibechi penetra a fondo dentro un mondo invisibile, occultato com’è agli occhi di quelli che stanno in alto”.
Raul Zibechi (Montevideo, 1952) ha iniziato la carriera giornalistica nel 1985 in Spagna. Poi, tra il 1987 e il 1991, ha percorso il Perù, l’Ecuador e la Colombia, dove ha avuto lunghi rapporti con le comunità indigene locali. Dal 1992 vive di nuovo a Montevideo, dove collabora a diversi periodici. Nel 1997 ha pubblicato, sempre con Nordan/Comunidad, il volume La revuelta juvenil de los ’90: las redes sociales en la gestación de una cultura alternativa. In italiano è anche uscito il suo Genealogia della rivolta (Sossella, 2003)
