Livorno una città simbolo della crisi e, per il contratto nazionale altissima la partecipazione alla manifestazione regionale del 10 giugno

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Image and video hosting by TinyPicIn occasione dello sciopero nazionale e unitario dei metalmeccanici, del 10 giugno, per sbloccare lo stallo della trattativa sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, Livorno ha ospitato la manifestazione regionale

Livorno è una città simbolo della crisi del settore che, nonostante tutto, resta un polo cardine della componentistica auto in Italia “Durante la crisi abbiamo perso oltre mille posti di lavoro nel settore metalmeccanico -illustra la segreteria Fiom CGIL provincia di Livorno- ma, ancora contiamo circa 4000 operai meccanici nella grande e media impresa, un pezzo, quindi, fondamentale della nostra economia che siamo determinati a difendere”.

12giugno 2016 da Fiom Livorno, foto e video di G.B.

Le eccellenze ancora presenti sul territorio sono molte, basti pensare a Pierburg, Magna, Wass, senza contare la presenza del corpo sociale nell’indotto Eni, protagonista di tante battaglie, e quanti impiegati nelle imprese più piccole e nelle eccellenze della nautica, con capofila il cantiere Azimut Benetti

“Sono tutte aziende dove la Fiom è il sindacato di riferimento -chiarisce la segreteria- dove, in una fase di rinnovo degli accordi aziendali, le RSU di numerosi stabilimenti stanno discutendo i contenuti degli accordi integrativi. Sul territorio, inoltre, siamo stati protagonisti di battaglie da cui non siamo usciti vinti”.

Il rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori metalmeccanici è, quindi, un appuntamento fondamentale, soprattutto in difesa dei diritti dei lavoratori

“In assenza di un modello contrattuale, chiediamo di poter rinnovare il ‪‎CCNL con le stesse regole degli altri -dice David Romagnani, responsabile dell’organizzazione Fiom di Livorno-  un contratto che dia un aumento a tutti e non solo ad alcuni. Il contratto più rappresentativo nel manifatturiero è oggi strumento del tentativo di scardinare il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro. L’ultimo ‪CCNL unitario è stato siglato nel 2008, da quel momento a oggi sono cambiate molte cose, la rappresentanza politica dei lavoratori è venuta meno così come la coesione sociale -conclude Puppo, responsabile della componentistica per la Fiom di Livorno-

“Nei luoghi di lavoro, facciamo contrattazione e risolviamo i problemi, ma non abbiamo riferimenti: nessuna rappresentanza politica, non un modello contrattuale forte ed è venuta meno la solidarietà. Oggi siamo chiamati a fare i conti con questa realtà e a cercare di cambiarla. Poi ragioneremo anche sulle responsabilità, ma adesso siamo chiamati alla lotta, tutti insieme”.

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