A proposito della strategia artistica e vessatoria della Fondazione Sipario di Cascina

lavoro2Quando il provvedimento disciplinare diventa un’arma di dissuasione di massa.

17aprile 2015 da cgil cisl e cobas provinciali, Pisa

Nell’arco di poche settimane sono pervenute 6 contestazioni disciplinari a dipendenti  che in un quindicennio non avevano mai avuto nessun tipo di  richiamo e di addebito. Strano a dirsi ma i destinatari  dei provvedimenti sono lavoratori tra i più attivi nelle proteste contro le scelte, sbagliate, di questo CdA e del suo entourage.

teatro cascina la cittadellaUna coincidenza casuale? Non crediamo, infatti le contestazioni sono costruite con l’intento di creare un clima di paura di intimidazione e sono quotidianamente accompagnate da provvedimenti vessatori verso il personale come dimostrato da:

– rinuncia all’utilizzo del personale tecnico più esperto in occasione di alcuni spettacoli, sostituito da personale a giornata con aggravio delle spese.

– una distribuzione dei carichi di lavoro meramente punitiva, priva di razionalità non senza ordini di servizio scritti  la cui finalità non è quella di migliorare i servizi ma di mandare in stato confusionale i lavoratori.

–  la mancanza di preparazione e di prove di operatività nelle squadre preposte alla sicurezza durante gli spettacoli.

– unilaterali interpretazioni dei diritti e dei doveri contrattuali ad insindacabile giudizio di una sola parte: il direttore amministrativo.

–  la non concessione di ferie per lunghi periodi ( ottobre – maggio)  e la “possibilità” di concedere, per grazia ricevuta, un giornata o mezza giornata di permesso solo per visite mediche.

– utilizzo discrezionale dell’azienda in materia di flessibilità e straordinari.

Fondazione siparioLe Organizzazioni Sindacali non intendono più’ tacere su questo abuso dei provvedimenti disciplinari costruito ad arte per cumulare sanzioni e  cosi’ favorire il licenziamento di lavoratori\trici invisi alla attuale direzione non per carenze professionali ma per la loro scomoda opinione,  per le critiche espresse contro i licenziamenti e il “piano di risanamento” che si basa solo ed esclusivamente sul taglio di stipendi.

In  futuro non esiteremo a rivolgerci alla direzione provinciale del lavoro per quello che definiamo senza timore di smentita un comportamento antisindacale.

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