Botteghe e Reti della salute, il pernio dell’accordo Regione-Anci per aree montane e svantaggiate
06agosto 2016 da Lorenza Pampaloni
Firmato in questi giorni per via telematica l’accordo tra Regione Toscana e Anci Toscana per coordinare le attività a supporto degli abitanti delle aree montane e svantaggiate. L’importo che la Regione assegna per un anno a Anci, che è subentrata a Uncem, è di 1.100.000 euro. L’ accordo ha validità, salvo proroghe, per un anno dalla sottoscrizione. Anci, cui spetterà il ruolo di soggetto capofila per la gestione delle risorse e della attuazione complessiva dei piani operativi, contribuirà con una somma di 100.000 euro.
I principali obiettivi dell’accordo tra Regione e Anci sono la promozione della rete dei servizi di prossimità per dare supporto alle popolazioni più esposte ai fenomeni di spopolamento e alle difficoltà di accesso alla rete dei servizi territoriali, il contrasto al disagio psico-sociale, il miglioramento della fruibilità e dell’efficienza dei servizi nei territori montani, disagiati e isolati, la riorganizzazione dei diversi sportelli regionali per supportare localmente il cittadino anche nell’utilizzo dei servizi digitali.
“L’equità di un sistema – afferma l’assessore a sociale, diritto alla salute e sport Stefania Saccardi – è la capacità di dare uguali opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo di residenza. E’ questo il senso dell’accordo con Anci che prosegue filoni di interventi già avviati in passato e intende strutturare ancora di più questi front-office dell’amministrazione nei territori che hanno intercettato tante persone. Ne vanno fatti punti di riferimento precisi anche alla luce della riorganizzazione del sistema sociosanitario per favorire la permanenza e la valorizzazione delle risorse presenti nei territori e alleviare il disagio della popolazione residente”.
“I Comuni sono sempre di più i punti di riferimento per dare risposte ai bisogni dei cittadini – afferma il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni – In particolare nei luoghi più piccoli e disagiati, che hanno la necessità di sentire le istituzioni vicine e devono combattere con l’isolamento e lo spopolamento. Grazie ad accordi come questo, riusciamo a dare un aiuto concreto e a migliorare davvero la qualità della vita dei residenti”.
Sono due i progetti su cui punta l’accordo: le Botteghe della salute e le Reti della Salute.
- Le Botteghe della Salute saranno il pernio del consolidamento e dello sviluppo di una rete di servizi territoriali di prossimità fortemente integrati, con il coinvolgimento dell’associazionismo e del volontariato. E’ previsto anche lo sviluppo di strutture mobili che, riadattando automezzi sottoutilizzati o inutilizzati, avvicineranno sempre più i servizi ai bisogni dei cittadini.
- Le Reti della salute, per favorire la presa in carico integrata di situazioni di disagio psico-sociale, con particolare riferimento al rischio suicidio e al gioco d’azzardo, punteranno su azioni specifiche di sensibilizzazione e prevenzione locale, oltre che di formazione e comunicazione rivolte a tutta la cittadinanza, con attenzione particolare ai soggetti a rischio quali minori, adolescenti, adulti fragili a livello psico-sociale e anziani.