Amministratori ben ricompensati, infilati nelle partecipate dai partiti per essere stati degli “ yes-men “, troppo spesso parlano per difendere privilegi acquisiti
26giugno 2015 di Belcari Renzo, Rifondazione Comunista Circolo di Cecina
Leggendo invece le cifre, quelle vere e non quelle taroccate, devo prendere atto che:
- nella bolletta del 2febbraio 2004, ho pagato per 29 mc. di acqua 36,78 euro, (con un consumo medio annuo di 115 mc.) , cioè 1,26 euro al mc.
- mentre, nella bolletta del 12maggio 2015, ho pagato per 35 mc. di acqua 97,10 euro, (con un consumo medio annuo di 122 mc.) , cioè 2,77 euro al mc.
Propaganda di amministratori a parte, in un conto sommario possiamo osservare che in undici anni, il costo in bolletta ha avuto un rincaro medio del 110%, si tratta, senza fraintendimenti possibili, quasi un tasso da usura di circa il 10% all’anno ! E questa non è l’unica amara verità per i cittadini, infatti che dire della regola, che le famiglie numerose debbono pagare il mc. di acqua molto più caro degli altri utenti?
Tutti i sindaci della zona tacciono difronte a questi aumenti, un atteggiamento inaccettabile in particole se consideriamo che la politica continua a chiedere, a lavoratori e pensionati, tagli su salari e diritti, in nome di una crisi di cui non hanno colpa.
Occorre che le responsabilità degli amministratori pubblici, su scelte sbagliate e gestione fallimentare, di un bene comune ed essenziale alla vita come l’acqua, vengano accertate e mandati a casa. Non è accettabile che a fronte di una riduzione di consumi per far quadrare i bilanci si aumentino le tariffe continuando a garantire profitti ai vari C.D.G., Revisori dei conti, Dirigenti, ed azionisti vari, a scapito delle tasche dei cittadini. Ricordiamo, che fino a pochi anni fa dirigenti di ASA a nostre spese, si concedevano soggiorni a Cuba, Santo Domingo, Bruxelles, (81 viaggi in soli tre anni a Cuba. Per spese di rappresentanza in bilancio negli anni 2001/2002, 1.600.000,00 euro!), su questo, ricordo che, la Magistratura aprì un inchiesta, di cui tuttavia non conosciamo ne gli esiti ne se è ancora in corso.