Appello a sostegno dei detenuti/e palestinesi in sciopero della fame. Conferenza stampa davanti al Municipio di Pisa

Mercoledi’ 10 maggio dalle ore 16, davanti al Municipio di Pisa,  in piazza xx settembre, conferenza stampa dalla comunità palestinese con  soggetti, realtà locali

9maggio 2017 da Giusti Federico

L’invito è rivolto a: cittadini, associazioni, organizzazioni sindacali e politiche, alle realtà sociali  e a chiunque abbia a cuore la sorte del popolo palestinese e di centinaia di detenuti politici in sciopero della fame da  quasi 3 settimane. Molti di loro sono in condizioni di salute critiche e rischiano danni permanenti che mineranno la loro già precaria salute

Dallo scorso 17 Aprile uno sciopero della fame vede protagonisti detenuti\e palestinesi, oltre 1600 tra uomini e donne hanno scelto questa forma estrema di lotta per rivendicare diritti e una condizione dignitosa in carceri di massima sicurezza dove le violazioni dei diritti umani sono all’ordine del giorno.

Libertà e dignità sono le parole d’ordine dei detenuti e delle detenute palestinesi in sciopero della fame, chiedono il rispetto di convenzioni internazionali che lo stato di Israele non ha mai rispettato, il riconoscimento dello status di detenuti politici e  migliori condizioni di vita nelle carceri di sicurezza israeliane. I detenuti palestinesi sono per lo piu’ privati di contatti con i familiari, sono isolati, non ricevono lettere o pacchi alimentari, la carcerazione preventiva ha decretato la prigionia per centinaia di persone innocenti la cui unica colpa è far parte di associazioni e gruppi che rivendicano la autodeterminazione del popolo palestinese.

Le autorità israeliane stanno già pensando alla alimentazione forzata visto che in tutto il paese ogni giorno si manifesta a sostegno delle istanze dei detenuti politici e la volontà del Governo di Israele è evitare ogni protesta della comunità internazionale

I firmatari di questo appello chiedono alle autorità locali e al Prefetto di Pisa di adoperarsi a tutela dei diritti umani dei detenuti palestinesi. Attendiamo un segnale forte di denuncia delle condizioni disumane nelle carceri israeliane e invitiamo a boicottare le merci prodotte da Israele, proprio come facemmo tanti anni fa con lo stato sudafricano ai tempi dell’apartheid.

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