Appello urgente ai lettori di Pisorno.it: Invasione turca in territorio siriano e nel Rojava

Kurdistan logo

Pubblichiamo, ed invitiamo a firmare, l’appello promosso a livello internazionale dagli intellettuali, dagli artisti, dagli scrittori, dai politici e dai difensori dei diritti umani per richiamare l’attenzione sull’invasione turca in territorio siriano e nel Rojava.

kurdi

kurdi.Con questa invasione, la Turchia sta interrompendo la lotta contro ISIS e  rafforzando ISIS.
Le adesioni all’appello che leggete più sotto e che è stato diramato dall’ Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia-UIKI Onlus vanno inviate entro le ore 21 del 31agosto all’indirizzo email dell’Ufficio di informazione del Kurdistan in Italia: info@uikionlus.com

L’appello:

Noi, intellettuali artisti, scrittori , artisti , politici e difensori dei diritti umani, stiamo cercando di richiamare l’attenzione sull’invasione dello Stato nella Siria settentrionale e nel Rojava.

L’esercito turco ha invaso la città della Siria settentrionale di Jarablus il 24 agosto 2016 , utilizzando le operazioni anti ISIS come un pretesto. L’operazione è in collaborazione con il braccio siriano di El-Qaida (Jabhat Fatah al-Sham) e di  gruppi come Ahrar El-Sham.
ISIS ha consegnato la città, Jarablus, senza che un solo proiettile sia stato sparato. Questa è una chiara indicazione che c’è stato un accordo preventivo tra le parti e che Jarablus doveva rimanere una base per i gruppi salafiti. Perciò Jarablus rimarrà un corridoio per i combattenti stranieri per entrare in Siria e ricevere addestramento, e poi per tornare indietro per essere distribuiti in Europa e nel resto del mondo.
Dal terzo giorno dell’operazione (26 agosto 2016) davanti agli attacchi che sono stati diretti alle forze curde, il Consiglio Militare di Jarablus e il Consiglio Militare di Manbij, in Siria settentrionale sono stati ampiamente ripuliti da ISIS da parte di queste forze con il sostegno della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Attaccando queste forze, la Turchia sta interrompendo la lotta contro ISIS e  rafforzando ISIS.
Tayip Erdogan e altre autorità turche hanno annunciato ufficialmente il proposito dell’operazione, in via preliminare, come gli attacchi delle forze curde accanto ISIS. L’esercito turco si è impegnato in attacchi aerei e in bombardamenti di zone civili, uccidendo almeno 45 persone in due villaggi a sud di Jaablus. Secondo rapporti locali e filmati ricevuti, le forze dello Stato turco e i loro complici  stanno utilizzando armi chimiche.
La realtà della situazione è che gli Stati Uniti e l’Europa, non solo hanno chiuso un occhio su questi attacchi,  ma alcuni stati hanno persino dichiarato sostegno all’operazione dello Stato turco. Questo approccio rappresenta la politica impropria e disonesta e deve essere abbandonata immediatamente.
Gli attacchi dello Stato turco  favoriscono il caos esistente nella regione, approfondiscono la guerra civile, la creazione di nuovi rifugiati e aprono la strada a nuove tragedie umane. Questo deve finire. Il popolo curdo e le altre etnie hanno stabilito una amministrazione democratica in Rojava, con la coesistenza pacifica con le altre etnie (assiri, siriani, armeni, arabi, turkmeni, ceceni) e credenze (musulmani, cristiani, yazidi, aleviti) al suo cuore.
Questa amministrazione è il primo esempio centrale della Siria democratica che queste persone e le forze democratiche vogliono costruire ed è per questo che dovrebbero essere sostenute.

E’ dovere morale di tutte le persone democratiche e i difensori dei diritti umani di resistere contro questi attacchi:

* Tutte le persone dalla parte della democrazia e dei valori umani devono alzare la voce contro gli sporchi giochi della Turchia e contro l’invasione
* Le potenze internazionali, in particolare gli Stati Uniti e l’UE devono ritirare il loro sostegno e schierarsi contro i tentativi dello Stato turco
* Per un mondo stabile e la sconfitta di ISIS, dobbiamo agire contro l’intervento all’estero da parte dello stato turco.

kurdi man. pisa1Anche da Pisa per sollecitare il mondo accademico, le associazioni e le realtà sociali a prendere posizione

30agosto 2016 da Andrea Vento (insegnante di geografia) e Federico Giusti (delegato rsu comune di Pisa)

Vogliamo  richiamare l’attenzione sull’invasione dello Stato nella Siria settentrionale e nel Rojava.

L’esercito turco ha invaso la città della Siria settentrionale di Jarablus il 24 agosto 2016, utilizzando le operazioni anti ISIS come un pretesto. L’operazione è in collaborazione con il braccio siriano di El-Qaida (Jabhat Fatah al-Sham) e di  gruppi come Ahrar El-Sham, una chiara indicazione che c’è stato un accordo preventivo tra le parti che Jarablus doveva rimanere una base per i gruppi salafiti. Perciò Jarablus rimarrà un corridoio per i combattenti stranieri per entrare in Siria e ricevere addestramento, e poi per tornare indietro per essere distribuiti in Europa e nel resto del mondo.
Dal terzo giorno dell’operazione (26agosto 2016) davanti agli attacchi che sono stati diretti alle forze curde, il Consiglio Militare di Jarablus e il Consiglio Militare di Manbij, in Siria settentrionale sono stati ampiamente ripuliti da ISIS da parte di queste forze con il sostegno della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti.

Attaccando queste forze, la Turchia sta interrompendo la lotta contro ISIS e  rafforzando ISIS.

Tayip Erdogan e altre autorità turche hanno annunciato ufficialmente il proposito dell’operazione, in via preliminare, come gli attacchi delle forze curde accanto ISIS. L’esercito turco si è impegnato in attacchi aerei e in bombardamenti di zone civili, uccidendo almeno 45 persone in due villagi a sud di Jaablus. Secondo rapporti locali e filmati ricevuti, le forze dello Stato turco e i lor complici  stanno utilizzando armi chimiche.
La realtà della situazione è che gli Stati Uniti e l’Europa,non solo hanno chiuso un occhio su questi attacchi,  ma alcuni stati hanno persino dichiarato sostegno all’operazione dello Stato turco. Questo approccio rappresenta la politica impropria e disonesta e deve essere abbandonata immediatamente.
Gli attacchi dello Stato turco  favoriscano il caos esistente nella regione, approfondiscono la guerra civile, la creazione di nuovi rifugiati e aprono la strada a nuove tragedie umane.

Questo deve finire.

Il popolo curdo e le altre etnie hanno stabilito una amministrazione democratica in Rojava, con la coesistenza pacifica con le altre etnie (assiri, siriani, armeni, arabi, turkmeni, ceceni) e credenze (musulmani, cristiani, yazidi, aleviti) al suo cuore.

Recommended For You

About the Author: Pisorno