Armatevi e partite: Alcune considerazioni sulla Polizia Municipale, obblighi, funzioni e diritti.

31luglio 2014 Di Federico Giusti (Cobas Pisa)
polizia-municipale-pisa (1)Il Sindaco chiede più agenti di Polizia e chiede alla Giunta di rafforzare la presenza sul territorio di agenti della Polizia Municipale. I vigili sono parte integrante delle forze di PUBBLICA SICUREZZA di una città, se questo è vero per quanto attiene gli obblighi e le fuzioni, non lo è invece per quanta riguarda i diritti.
La Polizia Municipale deve fare ordine pubblico, essere un deterrente per la criminalità, ma c’è un grosso problema di fondo. La Polizia Municipale non rientra più nel comparto sicurezza, almeno per quanto riguarda la causa di servizio e la pensione privilegiata. Il DPR 1092 del 1973 dall’articolo 64 disciplina la causa di servizio e la pensione privilegiata. Disciplina questa pensione per chi subisce un infortunio sul lavoro. Purtroppo il Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214, all’art. 6 ha abrogato gli istituti del riconoscimento della dipendenza di infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata.
Rimane salva solo la pensione INAIL. Abbiamo messo i riferimenti legislativi perché si verifichi di persona che quanto diciamo non è campato in aria.

Se lo scellerato di Preiti avesse sparato ad un vigile, in virtù della Legge Monti, oltrepassato il termine ultimo per gli infortuni sarebbe stato licenziato. L’inabilità al lavoro potrebbe portare ad un cambio di profilo, tuttavia una completa inabilità. Al contrario, per un carabiniere o un poliziotto la inabilità determinerebbe un trattamento pensionistico privilegiato, per il dipendente comunale/agente di Polizia Municipale invece una messa al riposo obbligatoria e con una pensione assai poco dignitosa.
Nella sostanza, gli agenti di Pm si devono sacrificare (anzi sono obbligati a sacrificarsi, perché se no rischiano incriminazioni per omissione di atti di ufficio), rischiando di mandare in rovina la mia famiglia e dopo tutto devo vedermi anche scaricare dal mio datore di lavorare.

Ci ricorda l’Italia del periodo 1915 – 1918, quando i fanti dovevano uscire dalle trincee e sperare di non farsi falciare dalle mitragliatrici; chi non usciva o rimaneva indietro rischiava di essere fucilato per vigliaccheria. Chi rimase invalido e mutilato si ritrovò ad una vita, post guerra di stenti e di povertà. Aveva fatto il suo dovere, ma lo stato lo aveva scaricato. Ci vollero diversi anni prima che venisse creata una qualche forma di assistenza per mutilati ed invalidi.

polizia municipaleQuindi ci domandiamo se sia giusto tutelare la sicurezza della cittadinanza sacrificando la sicurezza di altri cittadini che vivono e lavorano onestamente; la polizia locale merita questo trattamento? Se la Polizia Municipale non ha le stesse garanzie delle forze di Polizia, non è nemmeno giusto che si metta a rischio la sua sicurezza. Non vogliamo nemmeno una Polizia Municipale che si occupi solo di multe. Anzi riteniamo giusto che la professionalità e le conoscenze della Polizia Municipale siano utilizzate a 360 gradi contro le violazioni commerciali, edilizie, infortunistica stradale, evasione fiscale e attività di Polizia Giudiziaria. La stessa infortunistica stradale porta gli operatori a lavorare in luoghi ad altissimo rischio. La possibilità di rischiare la vita per la polizia che rileva un incidente è elevatissima, eppure non è un’attività di ordine pubblico, è attività quotidiana, rischiosissima.

L’ordine pubblico è un campo molto serio e molto pericoloso che non può essere affrontato con la classica espressione ARMATEVI E PARTITE. Scudi, mazzette distanziatrici, spray caschi, giubbotti antiproiettile servono, ma sono del tutto ininfluenti se non esiste la tutela giuridica e soprattutto la domanda da porci è un’altra: perché i sindaci sovente ricorrono a ordinanze securitarie poi bocciate dal tar perché illegittime? E perché la Polizia municipale viene impiegata in ruoli e funzioni che molto servono al raggiungimento degli obiettivi di mandato dei sindaci ma ben poco ai cittadini? Questa è la domanda che poniamo ai consigli comunali e ai vigili e agli stessi sindacati di categoria per i quali salvaguardia della sicurezza significa solo agenti armati fino ai denti senza osteggiare l’utilizzo che si fa degli stessi.

Polizia-MunicipaleNel nuovo regolamento di PM si parla di un parziale disarmo della PM non per penalizzarla, ma per metterla in condizioni di essere esclusa da situazioni di grave pericolo. Tale articolo deve essere visto come una provocazione, verso il governo centrale e locale. Se non ci riconoscete gli stessi diritti di Polizia e Carabinieri l’ordine pubblico non è affar nostro. Inoltre si chiede che qualora la PM debba essere impiegata in una qualche manifestazione a rischio ordine pubblico, ai suoi operatori venga corrisposto l’indennizzo di 13 euro (in questo caso sarebbero armati). La stessa cosa dovrebbe essere fatta nei servizi serali, indipendente da quali essi siano. Non è la stessa cosa che avere una pensione privilegiata e un riconoscimento di una causa di servizio, ma almeno sarebbe un primo passo avanti. E in ogni caso la domanda è sempre la stessa: perché nessuno ostacola la deriva securitaria dei sindaci e l’utilizzo strumentale della pm?

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