Aumentano i contributi ministeriali e, nel contempo arrivano licenziamenti al Teatro di Cascina

cascina teatro.Aumentano i finanziamenti  ministeriali ma allo stesso tempo arrivano licenziamenti e domani, martedì 21 luglio alle ore 17, al Consiglio comunale di Cascina il presidio i dei lavoratori del Teatro

20luglio2015 da coordinamento lavoratori e disoccupati Pisa e provincia

Vi sembra logico? A noi no, tuttavia a pensarla diversamente sono i vertici del Teatro e la giunta comunale di Cascina (il comune è proprietario del Teatro).

Ci dicono che dobbiamo tagliare delle spese inutili, ma non pensiamo che un direttore tecnico, le addette alle pulizie che alla occorrenza fanno anche da sarte siano capitoli di spesa da sopprimere anche perché il loro lavoro qualcuno deve continuarlo a svolgere e a un costo di sicuro non inferiore.

cascina teatroLa cultura non è di tutti , non è un bene comune ma proprietà di pochi e non ci riferiamo solo alle lobby editoriali che fanno il bello e il cattivo tempo nelle pubblicazioni, nella gestione dei media, parliamo di strutture costruite e alimentate da finanziamenti pubblici gestiti come aziende private con la differenza che il rischio di impresa lo corrono solo i lavoratori e i cittadini, i primi rimettendoci il lavoro, i secondi pagando le tasse.

teatro cascina la cittadellaChe una parte di questi soldi possa essere impiegata in attività teatrali e per gli attori è forse scontato ma  le decine di migliaia di euro di finanziamento statale in più’ è sbagliato gestirle senza  guardare alla salvaguardia dei posti di lavoro. Tutto ciò’ sarebbe inaccettabile in una azienda privata, immaginiamoci allora in un Teatro di proprietà pubblica. Questi soldi vanno utilizzati non per pochi ma per rinnovare i contratti a giornata,  aiutare i giovani attori (e non solo le attrici affermate), per rinnovare i contratti a tempo determinato e per qualche lavoro di manutenzione visto che il Comune di Cascina non ci pensa alla salvaguardia dei suoi immobili

CascinaTorre OrologioIl coordinamento lavoratori e disoccupati di Pisa è a fianco dei lavoratori teatrali in lotta, siamo dalla parte di chi rivendica dignità e rispetto per i posti di lavoro, siamo a fianco di tutti i precari che nel mondo culturale stentano ad andare avanti sottopagati e senza riconoscimenti di qualunque sorta, siamo a fianco di quanti non vedono riconosciuto e adeguatamente retribuito il loro lavoro. La Maggioranza a Cascina vede anche presente Rifondazione e la federazione della sinistra, la Sel dalle cui fila viene il vicesindaco. Ci chiediamo  allora come si possa esaltare il rereferndum greco contro la Troika quando in casa propria si fa l’esatto contrario.

Del resto la stessa maggioranza a Dicembre 2014 votò il piano di “risanamento” del presidente Betti che prevedeva licenziamenti, guardandosi bene dal verificare la possibilità di intraprendere altre strade.

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