Cascina: Sindaco bagnato…Sindaco fortunato. La insostenibile leggerezza di Alessio

Il nostro territorio ha vissuto momenti critici lo scorso 13 ottobre quando un violento nubifragio ha provocato disagi e danni ai cittadini cascinesi. In questi casi, vedi anche esperienze di altre città, è facile aggredire le Amministrazioni Comunali, accusarle di inerzia, di scarsa informazione senza considerare l’eccezionalità dell’evento.

20ottobre 2014 da Cobas Pisa

cascina-pulitaNon lo faremo ma se l’emergenza è spesso imprevedibile, lo stesso non si può dire per la sua amministrazione, questo perché lunedì scorso abbiamo assistito ad uno spettacolo deprimente, a
parte qualche vigile (inzuppo e senza stivali…ma non dovrebbero esserci i dpi?) che cercava di fare del suo meglio, il resto ci è apparso molto, troppo approssimativo.

Alcuni volontari scoordinati e incapaci di dare notizie ai cittadini (chi doveva coordinarli? qual’era il ruolo e la funzione del comune nella macchina dei soccorsi?), i cittadini che hanno chiamato il Comune per avere risposte sono rimasti insoddisfatti per la genericità delle risposte fornite, chi ha chiesto dei sacchi di sabbia per arginare l’acqua si è sentito rispondere che non ce ne erano.

Senza considerare che, il Centro di Coordinamento dell’Emergenza, aveva sede nei locali che ospitano i vigili, che erano allagati!

cascina ponsaccoCon le stanze a bagnomaria, il rischio di scariche elettriche (viste le varie prese a terra per i computer) è stato ignorato, nessuno ha per altro considerato le eventuali vie di fuga (tutte le finestre hanno le inferiate e ancora manca un maniglione antipanico). Si tratta di locali già giudicati insicuri dalla ASL, come ben sa chi ha pagato (speriamo di tasca propria!!) una  sanzione.
Non è per voler abbaiare alla luna ma, domanda legittima, il Comune di Cascina ha un piano di protezione civile, ha una sala operativa attrezzata o strumenti come idrovore e personale formato e reperibile per queste emergenze?

La sensazione è che tutto (come sempre) sia gestito a braccio con la disponibilità di volontari e vigili idrorepellenti lasciando al caso, alla sorte, l’entità del dramma che i cittadini subiscono. Far ripulire gli sgrondi del corso Matteotti il day after ci pare troppo vaporoso e salottiero, leggero!

Visto che da anni il problema si trascina chiediamo un consiglio comunale aperto e soprattutto soluzioni per non trovarci al prossimo temporale nella stessa situazione

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