Ccnl metalmeccanici. Siamo alla farsa, i padroni chiedono la carità agli operai: “È un momento difficile, mettetevi nei nostri panni…”

8novembre 2016 da #Delegati e Lavoratori Indipendenti, associazione difesa lavoratori

lavoro art1Falco1964“Poveri industriali, costretti a tirare la cinghia e a fare sacrifici in questi momenti difficili e di crisi internazionale, costretti a chiudere decine di aziende e a licenziare centinaia di migliaia di lavoratori. Sempre accusati di sfruttare gli operai e invece sono dei filantropi, regalano decine e decine di euro a quei poveri lavoratori che, tutto sommato, potrebbero essere tranquillamente sostituiti con lavoratori dell’est Europa o dell’Asia o da immigrati che arrivano dal mare e che chiederebbero molto ma molto meno di stipendio, ma loro No, i padroni si sacrificano per i loro dipendenti. Che umanità, che bontà d’animo, che benevolenza, che altruismo, come si fa a non capire i loro sacrifici? Come si fa a non concedere loro quello che chiedono? Cosa chiedono di così oneroso per non essere assecondati? Ben fanno i nostri magnanimi rappresentati ad aiutarli…”

  • Dove è finita la piattaforma di Fim-Fiom-Uilm?
  • Dove sono finiti i buoni propositi che hanno pomposamente esposto durante le assemblee per farsi approvare la proposta di rinnovo?
  • Dove sono finiti i combattivi rappresentanti sindacali che urlavano i loro obbiettivi e la loro intenzione di non fare nessun passo indietro se non ottenevano ciò che chiedevano?
  • Dove sono finiti questi guerrieri?

Ora nelle assemblee, con un filo di voce, ci vengono a dire che è un momento difficile, dobbiamo capire la situazione, mettiamoci la mano sulla coscienza o diventiamo noi gli oppressori?

lavoro operaiaCon questo filo di voce, ci dicono che Noi abbiamo incassato, senza averne diritto (quasi rubato), molto di più del dovuto perché l’inflazione era più bassa di quella concordata? mentre nei 20anni prima, quando ci abbiamo rimesso centinaia e centinaia di euro perché il costo della vita era molto ma molto più alto dell’inflazione concordata? Quelli non ce li ridanno indietro? I conti li sapete fare? Pare di no!

E per i prossimi anni, l’inflazione programmata diventa obsoleta, ora c’è l’inflazione al netto dell’energia importata, che è più bassa della precedente avvicinandosi molto allo zero, ma è meglio che niente, lo dice anche il proverbio: “quasi zero è meglio che niente”, poi, quando comincerà a crescere, ce ne concederanno il 75% (che arriva sempre vicino allo zero) e, l’anno successivo, per non caricare troppo il costo su questi “poveri” padroni, ce ne riconosceranno il 50% (sempre molto vicino allo zero). Questo innovativo meccanismo di calcolo del recupero inflazionistico in italiano si chiama Rapina, mentre in padronese si chiama Decalage. Poi, per tutti quei lavoratori che si sono arricchiti alle spalle dei poveri padroni, pare che i futuri aumenti assorbiranno i vari superminimi, gli scatti di anzianità ecc.. (buoni si, ma non fessi).

I padroni diventano comunisti?

berlusconiL’apoteosi della sceneggiata, il “non plus ultra” della messinscena, i “Mario Merola” della fabbrica: vogliamo comprare il pane? Ci danno i “buoni” per il pane; volgiamo comprare la pasta? Ci danno i “buoni” per la pasta; dobbiamo fare benzina? Ci danno i “buoni” per la benzina. Nonostante la crisi ci fanno tutti ‘sti regali… Ovviamente tutto questo “ben di dio” detassato e de-contribuito, cioè senza contributi previdenziali e senza dare più i soldi allo stato per la sanità, per l’istruzione, per i servizi sociali ecc… In cambio, all’interno di ogni fabbrica, passerà un delegato sindacale Rsu, rigorosamente di Fim-Fiom-Uilm, che vi proporrà una vasta gamma di Buoni per il SSN privato (co-gestito con Fim-Fiom-Uilm), per i fondi previdenziali privati (co-gestito con Fim-Fiom-Uilm), ecc…

Certo, poi sarà difficile avere una pensione dignitosa o un servizio sanitario decente o delle scuole non pericolanti, ma che cavolo, non si può avere tutto dalla vita.

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