Con chi, invece di twittare, salva vite umane!

Carola e l’equipaggio della Sea Watch 3 hanno salvato delle vite umane, punto.

29giugno 2019 da Thomas Maerten ‘La Città invisibile, laboratorio politico perUnaltracittà’ Firenze

Per me già questo basterebbe, senza sapere se per farlo abbiano violato qualche legge o se avrebbero potuto sbarcare a Malta o in un altro paese. Hanno salvato delle persone che altrimenti sarebbero annegate. Carola è buona (magari così lo capiamo visto che ormai il vocabolario politico si è ridotto a quattro parole). 

Per me il discorso potrebbe chiudersi qui, senza tirare in ballo tragedie greche, trattati internazionali, immagini satellitari, il Papa o Gesù Cristo in persona. Ma c’è qualcosa che proprio non capisco… Non capisco perché sprecar tanto fiato ad augurar la morte, la galera a vita e le peggiori atrocità a una ragazza che ha semplicemente varcato il confine italiano senza autorizzazione. Non capisco perché trasformare il caso in una crisi internazionale. Sarà forse che questo governo da più di un anno non sta facendo niente per salvare vite umane, né migranti né italiane?

Sarà che vogliono farci pensare ad altro invece che ai nostri problemi? Alla fine non mi sembra che si stesse così bene prima che sbarcassero quei 42 naufragi e ora la situazione non è particolarmente peggiorata. Invece di perder tanto tempo dietro a una barchetta in mezzo al Mediterraneo (perché di questo parliamo, di una fottuta barchetta!), i vari ministri non hanno niente di meglio da fare? Dobbiamo forse suggerire loro qualche argomento di cui parlare? Ce ne sono tanti: potrebbero occuparsi della disoccupazione, degli affitti che costano quanto uno stipendio, delle scuole che crollano a pezzi, dell’università che è diventata una fabbrica di esami, dei pendolari che devono star dietro ad un trasporto pubblico caro e scadente, degli ospedali che non hanno più letti. 

E ai parlamentari del PD che sono saliti sulla Sea Watch vorrei chiedere: ma perché quando eravate al governo odiavate le navi delle ONG? Ma vi siete dimenticati che è stato proprio il vostro governo a iniziare l’allontanamento delle ONG dal Mediterraneo e non certo Salvini. Il vostro ministro dell’interno disse che le ONG aiutavano i migranti in cambio di soldi, che erano complici degli scafisti e tentò di imporre regole molto rigide sotto l’etichetta di “Codice di condotta”. Poi avete approvato il decreto Minniti-Orlando (ci tenevate così tanto che fu messa la fiducia), avete fatto gli accordi con le milizie libiche, gli avete dato armi e soldi: invece di andare a soccorrere i migranti, quando eravate al governo avete spianato la strada a Salvini! Lui ha semplicemente proseguito quello che avevate iniziato! 

E poi scusate, sarà il caldo che mi confonde le idee, ma a me sembra che il gesto di Carola alla fine sia un gesto normalissimo. Se vedo una persona che rischia di affogare la soccorro e la porto in salvo, mi sembra davvero normale. È solo che in mezzo a tanta barbarie un gesto normale acquista un valore enorme.

È come se mia sorella a cena mi chiedesse un bicchiere d’acqua. Ecco: mentre piego la bottiglia appaiono le telecamere e sento dalla finestra decine di persone che mi insultano o mi osannano! Sarebbe da pazzi, non credete? Se invece invece io e mia sorella fossimo in mezzo al deserto, a piedi e con una sola bottiglia d’acqua, quel gesto avrebbe tutt’altra valenza, starei rinunciando alla mia tranquillità per aiutare un’altra persona. Sarà allora che la nostra società si sta trasformando in un deserto? A giudicare dal caldo potrebbe essere. Stiamo diventando forse così individualisti che un gesto di altruismo ci appare come una cosa assurda? E allora forse è necessario che ricominciamo tutti a offrire un bicchiere d’acqua agli assetati, fino ad allagare il deserto e farlo fiorire! A quel punto se qualcuno ci augurerà la morte agitando un rosario sarà preso per pazzo e a nessuno verrà in mente di nominarlo ministro.

Dobbiamo insomma darci da fare per far sì che nelle nostre città nascano comunità solidali, persone che si aiutano a vicenda… perché è normale aiutare chi è in difficoltà! Dobbiamo far sì che il razzismo, l’odio e l’egoismo non siano più considerati normali! Ma per farlo dobbiamo dare l’esempio, non solo a parole ma coi fatti. E vi dirò di più ancora! Iniziando dal piccolo dobbiamo salire sempre più su, fino a far funzionare tutto il Paese, per far sì che tutti possano avere un lavoro e una casa, un servizio sanitario e uno scolastico che funzionino. E dobbiamo obbligare chi ci governa a darsi da fare invece di perder tempo dietro a una barchetta in mezzo al mare!
Mosso da questa idea, nonostante il caldo, ho preso la mia bicicletta e sono andato a preparare uno striscione per Carola: per ringraziarla, perché in un mondo assurdo ha ricordato a tutti che si può e si deve restare umani, sempre.

Come diceva un ragazzo di Firenze che è morto pochi mesi fa in Siria:

  • “spero che anche voi un giorno (se non l’avete già fatto) decidiate di dare la vita per il prossimo, perché solo così si cambia il mondo. Solo sconfiggendo l’individualismo e l’egoismo in ciascuno di noi si può fare la differenza. Sono tempi difficili, lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza; mai! neppure un attimo. Anche quando tutto sembra perduto e i mali che affliggono l’uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza, di infonderla nei vostri compagni. È proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve. E ricordate sempre che ‘ogni tempesta comincia con una singola goccia’.

Cercate di essere voi quella goccia.”

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