“Un mondo capace di contenere molti mondi diversi” è stata una massima zapatista che ha avuto un fortunato successo. Ma non è uno slogan come alcuni pensano.
15aprile 2015 di admin
Mondi diversi esistono, e sono tutt’altro che disprezzabili, per dirlo alla buona, anche se la ‘globalizzazione’ li ritiene roba vetusta, da cancellare. Ma, a quanto sembra, la globalizzazione non sta mantenendo le sue promesse di ‘pace e progresso’ e la gente comincia ad accorgersene, per cui la voglia di identità, questa parola tanto bistrattata, sembra tornare. Ed è bene che torni, se è non per arroccarsi nel proprio individuale o locale, ma per conciliarsi con un dialogo arricchente fra ‘diversi’ che hanno molto da dirsi e suggerirsi.
Una occasione preziosa di riflessione ce la offre il libro “Cosmovisioni. Occidente e mondo andino”, presto in libreria, che sarà presentato con una serie di immagini e di brani del libro, venerdì sera 17 aprile a San Giuliano Terme, al ristorante Salustri in Viale Boboli.
Alle 18 presentazione del libro e proiezioni, cui farà seguito un buffet e la serata si concluderà con un dibattito nel dopocena.
Il libro, il cui titolo originale è Cultura Andina Agrocentrica, è opera del Pratec (Pratec=Progetto andino di tecnologie contadine), un piccolo e motivatissimo gruppo di operatori sociali peruviani che da oltre 25 anni lavorano nel recupero e rafforzamento del pensiero andino e della sua cultura profondamente agricola.
Le Ande sono uno dei 7 centri mondiali dove migliaia di anni or sono è nata l’agricoltura, in una regione ricca di biodiversità nella parte amazzonica ma dal clima difficile nella parte montuosa che obbligò gli abitanti a sviluppare un sapere contadino assai sofisticato, accompagnato da un pensiero forte e originale. Nel libro gli autori, che dimostrano una conoscenza di tutto rispetto della cultura occidentale, pongono a confronto il pensiero andino e il pensiero occidentale a partire da alcune tematiche importanti quali il pensiero politico, il pensiero religioso, l’arte, la tecnica e i saperi.
In un bellissimo testo dal titolo “Visioni del mondo in collisione” (Interculture n 2 – 2005) Scott Eastham scrisse: <<Forse, prima di lasciare alla scienza moderna l’ultima parola sull’evoluzione dell’homo sapiens, abbiamo bisogno di ascoltare altre culture e di sperimentare alcuni degli altri modi di “essere” umani.>>
Questo è l’obiettivo della serata, che oltre di interesse vuole essere piacevole.
La serata è organizzata dalla Fondazione Neno Zanchetta e dal Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati.
Per partecipare alla cena con buffet (costo 12 E) è necessario prenotarsi telefonando a uno di questi numeri: 333 2652747 Andrea – 338 6702858 Aldo. I posti a cena sono limitati. Il pre-acquisto al prezzo di 15 E, anziché di 19,50, può essere effettuato in sede di presentazione o prenotandolo tramite mail all’indirizzo aldozanchetta@gmail.com
I testi contenuti nel libro:
Antonio Melis, “Dalle Ande, un’alternativa alla ragione pragmatica”
Eduardo Grillo Fernández, presentazione dell’edizione originale
Antonio Rengifo Balarezo, presentazione dell’edizione italiana
Eduardo Grillo Fernández, “La religiosità nella cultura andina e nella cultura occidentale moderna”
Víctor Antonio Rodríguez Suy Suy, “Visione endogena della cultura andina”
Eduardo Grillo Fernández, “Il linguaggio nella cultura andina e nella cultura occidentale moderna”
Grimaldo Rengifo Vásquez, “Il sapere nella cultura andina e nell’Occidente moderno”
François Greslou, “L’organizzazione contadina andina”
Enrique Moya Bendezù, L’arte nella cultura andina”
Julio Valladolid Rivera, “Agro-astronomia andina”
Grimaldo Rengifo Vásquez, “Prueba e dialogo nella cultura andina. Sperimentazione ed estensione agricola nell’Occidente moderno”
Eduardo Grillo Fernández, “La politica nella cultura andina e nell’Occidente moderno”