Da Venezia a Los Angeles, sono nelle sale i film candidati all’Oscar: The danish girl e Spotlight

18febbraio 2016 di Donatella Nesti

Escono nelle sale due film tra i più applauditi durante l’ultima Mostra del cinema di Venezia ed ora in corsa per l’ Oscar entrambi basati su storie vere con tematiche forti ed attuali

Due pellicole da non perdere che replicheranno i consensi ottenuti a Venezia, in attesa della serata degli Oscar.

Spotlight:

Image and video hosting by TinyPicUn’inchiesta all’ombra dell’11Settembre che vide in prima linea dei coraggiosi giornalisti portare avanti contro tutti una clamorosa rivelazione sui preti pedofili e The Danish girl storia del primo transgender operato. Una scelta che ancora una volta dimostra come la selezione degli organizzatori della Mostra di Venezia sia azzeccata e fortunata basti pensare agli ultimi Oscar a Birdman e Gravity.

Il caso Spotlight è il film di Tom McCarthy candidato a tre premi Oscar, protagonista il team investigativo del Boston Globe che va sotto il nome di Spotlight esistente ancora. Ancora oggi infatti esiste un numero di telefono ed una mail al quale inviare le proprie segnalazioni quando qualcosa ai lettori del Boston Globe non convince. Il gruppo Spotlight è composto da un direttore e sette giornalisti tra i quali c’è ancora un membro del gruppo originale che vinse il Pulitzer nel 2002 in seguito ad un’inchiesta che ha denunciato la copertura sistematica da parte della gerarchia della Chiesa Cattolica degli abusi sessuali commessi su minori da oltre 70 sacerdoti locali.

Image and video hosting by TinyPicE’ Michael Rezendes, nel film lo interpreta Mark Ruffalo. Tutto è iniziato, come si racconta nel film, con l’arrivo per la prima volta nella storia del quotidiano di un direttore che non fosse nato e cresciuto a Boston, Marty Baron, interpretato da Liev Schreiber, che non ha paura di pestare i piedi ai poteri forti della città, la sua decisione di approfondire una notizia a cui erano state dedicate poche righe, la formazione del gruppo investigativo e infine l’inchiesta, un lavoro molto lungo, mesi e mesi di interviste, studio dei documenti, pressioni su avvocati e clero per avere delle risposte.

Image and video hosting by TinyPicNel 2002 il Boston Globe pubblicò circa seicento articoli in cui rivelò a tutta la città quello che per trent’anni era accaduto nell’omertà generale riuscendo a raccogliere prove contro 70 preti e dimostrando che esisteva una pratica diffusa per cui quando il Vescovo Law veniva a sapere di denunce fatte dalle famiglie dei ragazzini abusati (il cui profilo era sempre lo stesso: famiglie povere, padri assenti, disagio), patteggiava con i familiari un rimborso, spostava di parrocchia il religioso, per poi rimetterlo poco tempo dopo al suo posto.

Negli anni dell’inchiesta del team Spotlight, infatti, sono stati documentati e denunciati casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti della Chiesa Cattolica in 105 città americane e 102 diocesi in tutto il mondo. Michael Keaton che nel film interpreta Walter Robinson il capo del gruppo di giornalisti dichiara «Quello che è straordinario del lavoro di “Spotlight” è stato puntare il dito su una realtà che a Boston molta gente conosceva, come accade anche in altri parti del mondo… tutti sanno. Però loro sono andati in profondità, scavare, scavare anche perché Boston è la mecca della Chiesa cattolica negli Stati Uniti. Il loro lavoro ha fatto sì che la cosa diventasse enorme e non si potesse più ignorare».

The Danish girl:

Image and video hosting by TinyPicInizia a descrivere la vita del pittore paesaggista della Danimarca dei primi anni del ‘900 Einar Wegener che ha vissuto due vite, la prima con una moglie a Copenhagen e la seconda a Parigi come Lili Elbe.

Infine ha tentato la prima operazione chirurgica della storia finalizzata al cambio di sesso.

Attratto dall’abbigliamento femminile dopo un gioco erotico con la moglie e sempre meno capace di smettere di vestirsi e atteggiarsi da donna, nel corso di diversi anni Einar vuole lasciare il posto a Lili, che percepisce come un’entità separata. Aiutato e supportato attraverso molte difficoltà da una moglie da cui è sempre meno attratto, Einar fugge dalla medicina del proprio tempo che lo vuole internare o dichiarare schizofrenico e si rifugia nella chirurgia sperimentale, conscio che quella che intende provare è un’operazione mai tentata prima e dai rischi immensi.

Il regista Tom Hooper sceglie di raccontare il dramma di chi si sente intrappolato in una gabbia fisica che non riconosce come propria e si serve della sofferta interpretazione di Eddie Redmayne bravissimo nella trasformazione come nell’altro film in cui interpretava l’astrofisico Stephen Hawkings, con il quale ha vinto l’Oscar ed anche quest’anno è nella cinquina dei candidati. Anche Alicia Vikander bravissima nel difficile ruolo della moglie ha ricevuto una candidatura all’Oscar come attrice non protagonista.

  

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