Diritto allo Studio: in Toscana ‘Borsa servizi’ con soglie Isee a 22mila euro e Ispe a 45mila euro. Ma, è sufficiente?

5dicembre 2015 di S.L.

scuola Studenti contro isee..Dopo mesi di mobilitazioni studentesche, tavoli di lavoro, trattative e occupazioni di spazi abbandonati contro il nuovo ISEE, il 2dicembre in sede di Conferenza Regionale per il Diritto allo Studio, è stata approvata la proposta che consiste nella messa a disposizione della “borsa servizi”,  un intervento aggiuntivo di sostegno, già esistente da alcuni anni.

Per la borsa servizi ordinaria il valore complessivo dei benefici erogati è fissato dalla Dsu compatibilmente alle disponibilità del proprio bilancio, mentre per l’intervento aggiuntivo, riservato agli studenti fuori sede, la Regione mette a disposizione 1milione di euro. La borsa straordinaria, nel caso degli studenti fuori sede con livelli degli indicatori di poco superiori a quelli previsti per l’accesso al diritto allo studio, svolge la funzione di attutire e rendere più graduali gli effetti del nuovo calcolo di Isee e Ispe. I benefici saranno:

  • In sede: un pasto gratuito, 100euro per materiale didattico e agevolazioni sul tpl
  • Pendolari: un pasto gratuito, 100euro per materiale didattico e agevolazioni sul tpl
  • Fuori sede: 2 pasti gratuiti, 100 euro per materiale didattico, agevolazioni sul tpl e 1.000 euro di contributo affitto ma, erogato fino ad esaurimento delle risorse economiche su una graduatoria con priorità agli ex borsisti pertanto 1milione di euro attualmente deliberato potrebbe non garantire tutti i richiedenti.

scuola Studenti contro iseeMa, per gli Studenti contro il nuovo ISEE Pisa la contrattazione, sul Diritto allo Studio, non si chiude con questa decisione. Questo il commento:

Borsa servizi? Questa non è una vittoria

Il 2 dicembre si è chiuso un capitolo nella vicenda che ci ha visto mobilitati contro il nuovo Isee. In una conferenza congiunta tra Regione, DSU e rappresentanti degli atenei toscani e rappresentanti degli studenti sono state definite le soglie ed i finanziamenti per il bando di una borsa servizi straordinaria.

Nulla di nuovo sotto il sole. Nonostante le lodevoli intenzioni dei rappresentanti degli studenti e le ipocrite “preoccupazioni” delle istituzioni, queste non sono risposte sufficienti. Per mesi abbiamo sentito prediche sul modo giusto di condurre la nostra protesta; abbiamo sentito le rassicurazioni dei rappresentanti, della dirigenza del DSU e dell’Ateneo sul fatto che soluzioni adeguate sarebbero state trovate. Promesse.

La borsa servizi definita ieri nell’incontro a Firenze non riassorbirà tutti i perdenti borsa e soprattutto non rappresenta una soluzione sul lungo periodo. Gli anni prossimi l’esclusione diventerà normalità… con o senza – più senza che con – borsa straordinaria/servizi/plus.<p> </p>Alcuni di noi, è vero, verranno supportati da questo strumento. E’ un bene. Ma nel complesso di una mobilitazione che, in tante città, è stata capace di mettere all’indice un sistema di esclusione di larga portata, questa non rappresenta che una goccia nel mare. Non è una vittoria.<p> </p>Non può esserlo se le soglie di accesso al bando ordinario sono fissate a 20 mila e la borsa straordinaria raggiunge solo gli studenti con un ISEE inferiore ai 22 mila euro di ISEE. Non può esserlo se le soglie di accesso alla borsa servizi sono fissate a 45 mila euro di ISPE mentre, gli stessi rappresentanti degli studenti puntavano a un minimo di 50 mila. Questa non è una vittoria, è una presa in giro.

Il contrasto agli effetti del nuovo ISEE, nelle settimane di mobilitazione che ci hanno preceduto, ha riguardato una battaglia complessiva contro i costi di questa università e il suo modello di esclusione. Tante cose sono diventate chiare.

Agli studenti che ancora lottano per stare a Pisa si sono sommati ulteriori costi e ricatti. Sono quelli i terreni sui quali organizzarci. Sull’esempio della mobilitazione che a Firenze ha portato all’occupazione di uno studentato autogestito, anche noi non abbiamo intenzione di tacere. Continueremo a indicare responsabilità e a immaginare le forme attraverso le quali recuperare le risorse che ci servono per garantirci il diritto allo studio contro chi palesemente ce l’ha voluto togliere.

 studenti isee

 

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