Qual è il punto di vista di una pesce rosso che dal suo acquario assiste al gioco al massacro di due coppie in una serata che prometteva qualcosa di meglio?
15dicembre 2015 di Donatella Nesti
Lo racconta Sergio Rubini nel suo ultimo film presentato in anteprima al festival di Roma dal significativo titolo “Dobbiamo parlare” una storia dallo svolgimento teatrale che sta tra “Carnage” – testo di Yasmina Reza, regia di Roman Polanski – e “Cena tra amici, il film (di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte.
Dobbiamo parlare: è questo l’incipit più temuto nei discorsi di ogni coppia….
Vanni, cinquant’anni, è uno scrittore affermato. Linda, trenta, collabora nell’ombra ai suoi romanzi. Hanno un attico in affitto, nel centro di Roma.
Forti del loro amore, al matrimonio hanno preferito la convivenza. I loro migliori amici, invece, Costanza e Alfredo detto il Prof. (un famoso cardiochirurgo) sono sposati, benestanti, e gestiscono il loro matrimonio come una SpA. Una sera, il Prof e Costanza irrompono in casa di Vanni e Linda. Costanza ha scoperto che Alfredo ha un’amante. Parte così una lunga fila di recriminazioni che durerà per tutta la notte, e farà emergere rancori inattesi in entrambe le coppie. Quale delle due, l’indomani mattina, in quell’attico divenuto un campo di battaglia, resterà in piedi?
“Dobbiamo parlare è l’incipit più temuto nei discorsi di ogni coppia ”sostiene Rubini, “è quella frase tipica, più del mondo femminile, che prelude al momento in cui ci si deve chiarire, è qualcosa che terrorizza perché annuncia che dovranno venir fuori le parole e con esse le verità sottaciute fino ad allora. Ma è meglio parlare o tacere?… Con le parole c’è il rischio che si cominci a scavare fino a raggiungere pericolosamente quella linea d’ombra, in cui forse l’unico amore è quello per se stessi, per la vita che ci è stata data. Allora bisognerebbe non parlare? Muti come i pesci? E se anche i pesci parlassero?”
Il film è ben costruito anche se alquanto claustrofobico ed in certi momenti la coppia più matura rasenta la macchietta ma va riconosciuto a Rubini il desiderio di affrancarsi dalla solita commedia che imperversa nelle sale specie nel periodo natalizio cercando uno schema narrativo che faccia divertire ma anche far riflettere. Dopo una nottata da incubo nessuno dei quattro protagonisti sarà più come prima ed il regista è bravo a proporre un finale inaspettato ed anche consolatorio. Compongono il cast Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone, Sergio Rubini voce di Antonio Albanese.