Donne brave in matematica?

Per l’OCSE bisogna saper sbagliare.

7marzo2015 da cronachesociali.com

hackmar“Per avere successo nell’economia globale è necessario sviluppare le potenzialità di tutti i cittadini”. Sembrerà una banalità, ma la parità è davvero un motore di sviluppo e benessere, e a dirlo è l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo (Ocse) che mette insieme 34 paesi – tra cui l’Italia – e 30 paesi partner. L’Ocse oggi ( 5 marzo) ha pubblicato un dossier sul rapporto tra le ragazze e le materie scientifiche, le cosiddette STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica). Il dossier si basa sui risultati dei test Pisa, che vengono somministrati in più di 60 paesi.

Questione di atteggiamento:

ipaziaQuel che emerge dai numeri è che anche quando esiste una sostanziale parità di accesso alle materie scientifiche e stessi risultati tra maschi e femmine, le ragazze hanno un atteggiamento più negativo nei confronti delle materie scientifiche. In media nei paesi analizzati le ragazze di 15 anni sono più brave a scuola dei maschi della stessa età. Ma quando si paragonano i “bravissimi” ecco che emerge una maggiore difficoltà delle ragazze nelle materie scientifiche. Secondo gli esperti dell’Ocse questo dipende da fattori strettamente culturali: dipende dall’atteggiamento delle studentesse, che a sua volta dipende   dall’atteggiamento dei genitori, degli insegnanti e del mondo dell’impresa. In ultima analisi, il Rapporto individua un colpevole: ed è il generale gioco dei ruoli che, senza confini di ceto e nazionalità, ancora fissa il ruolo della donna in determinati campi, piuttosto che in altri.

A 15 anni le femmine sono più brave dei maschi:

donneI dati dei test Pisa lo dicono chiaramente: a 15 anni generalmente le ragazze sono più brave dei ragazzi a scuola. Un dato per tutti: nel 2012 il 14% dei maschi non ha raggiunto il punteggio minimo nei test contro solo il 9% delle femmine.

Le ragazze leggono di più:

donne e libriMotivi? Vari. Intanto in media le ragazze dedicano un’ora in più alla settimana allo studio a casa. Ma il fattore principale, secondo l’Ocse, è che le ragazze leggono di più, mentre i ragazzi impiegano il loro tempo libero in altre attività: per esempio giocano (anche con i videogame) molto più delle ragazze. Ma  la lettura è considerata la base di tutti gli altri apprendimenti. Se leggi, impari meglio tutto il resto. Ecco perché, probabilmente, le ragazze hanno risultati migliori dei maschi.

L’ansia per le prestazioni in matematica:

donne matematicaUn elemento fondamentale di differenza tra ragazzi e ragazze è risultato essere l’ansia per le prestazioni in matematica, e una scarsa anzi scarsissima fiducia in se stesse (self-confidence). E’ vero infatti che esiste una differenza nei riultati in matematica tra ragazzi e ragazze (in media di 19 punti, che è molto più bassa però in paesi come la Cina, dove quasi scompare). Ma quando si comparano ragazzi e ragazze che hanno dimostrato lo stesso grado di sicurezza, ecco che i punti di differenza scompaiono.

Pensare come uno scienziato:

telefonoI test Pisa dimostrano che le ragazze sono più brave quando devono rispondere a domande “formali”, seguendo un processo conosciuto, studiato. Ma quando si chiede loro di “pensare come uno scienziato”, in genere vanno nel pallone. Traducendo in numeri, su esercizi di questo tipo raccolgono 19 punti in meno dei ragazzi: l’equivalente di 5 mesi di studio.

Ma cosa significa “più sicurezza”?

sicurezzaGli esperti dell’Ocse spiegano che quando gli studenti si sentono “sicuri di loro stessi” si danno la libertà di sbagliare e di affrontare il processo di prova e errore che è fondamentale nel pensiero matematico e scientifico. E’ questa la differenza fondamentale: i maschi non hanno paura di sbagliare, le femmine sì.

Sognare il successo:

successo

Dai test Pisa risulta che le donne sono in media più ambiziose degli uomini a 15 anni, ma meno del 5% delle ragazze dei paesi presi in esame si immagina in futuro a fare un lavoro nei campi di ingegneria e informatica. Dei ragazzi va detto che sin da giovani sembrano essere più preparati ad affrontare il mondo del lavoro. Per esempio: la percentuale delle ragazze di 15 anni che ha affermato di non essersi mai preparata a sostenere un colloquio di lavoro è mediamente più alta di 10 punti dei ragazzi. Inoltre più ragazzi che ragazze partecipano ad attività che prevedono un contatto diretto con il mondo del lavoro, come stages e interships.

Poi gli uomini recuperano:

donneOltretutto bisogna considerare che le ragazze brillano rispetto ai ragazzi solo fino ai 18 anni. Poi i ragazzi recuperano il tempo perduto. Secondo il Rapporto 2012 dell’Ocse sulle competenze degli adulti non c’è differenza nella competenza sulla lettura tra uomini e donne nella fascia d’età 16-29 anni. Inoltre comparando lavoratori uomini e donne di 30 e 40 anni e in particolare di 50 e 60 anni, emerge che gli uomini usano molto di più nel proprio lavoro le competenze di lettura, scrittura e problem solving.

Che fare:

Andreas Schleicher“E’ necessario uno sforzo congiunto da parte delle famiglie, degli insegnanti e del mondo delle imprese”, ha detto Andreas Schleicher, coordinatore dei test Pisa, presentando i dati. I genitori, ad esempio, hanno un ruolo cruciale. Forse sono proprio loro i primi a creare delle differenze e a trasmetterle ai figli. Nei paesi in cui sono stati rilevato anche gli atteggiamenti dei genitori degli studenti sottoposti ai test, infatti, è emerso chiaramente che loro per primi hanno maggiori aspettative sui figli maschi piuttosto che sulle figlie femmine per future carriere in campo scientifico. E questo anche quando i loro figli maschi e femmine hanno gli stessi identici risultati nei test di matematica e scienze.

Gli insegnanti sono un altro elemento della “catena” fondamentale. Secondo gli esperti dell’Ocse spesso involontariamente sono loro a trasmettere dei pregiudizi di genere. Ma il fattore fondamentale potrebbe essere un “change” radicale nel modo di fare scuola: è stato dimostrato infatti che nelle classi in cui vengono messi in pratica dei modelli di apprendimento basati su strategie cognitive e di apprendimento attivo, le ragazze acquistano sicurezza.

sognareInfine, il mondo del lavoro, la società civile in generale, ha ovviamente un ruolo fondamentale nello scardinare un’immagine generale e immutabile che vuole il maschio uomo di successo nel campo dell’ingegneria e delle tecnologie. E’ prioritario insomma, promuovere esempi positivi di donne di successo nelle STEM.

 

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