La notizia è terribile, in tutti i sensi, umano e politico.
26gennaio 2015 da Roberto Massari (presidente della Fondazione Guevara internazionale)
È morto all’età di 40 anni (dopo intervento chirurgico al cuore) Canek Sánchez Guevara, figlio di Hildita Guevara e nipote del Che. Cresciuto a Cuba, da alcuni anni viveva in Messico. http://www.elnuevoherald.com/noticias/mundo/america-latina/cuba-es/article7853754.html
Un destino spietato sembra accanirsi contro il ramo peruviano (ora anche messicano) della famiglia del Che: vale a dire il ramo autenticamente rivoluzionario. Morta Hilda Gadea nel 1974, morta Hildita nel 1995, ora morto Canek. Resta un fratello di Canek (Camilo) di cui non ho notizie, oltre al prozio Ricardo Gadea.
Canek è stato una splendida figura di militante libertario, rivoluzionario nell’animo e negli scritti, critico lucido e coraggioso delle scelte del governo cubano. Di lui abbiamo pubblicato alcune cose nei Quaderni della Fondazione Guevara (compreso l’ultimo, nel n. 9). Gli dedicheremo di certo un «Hasta siempre» nel Quaderno 10.
La morte di Canek non deve passare inosservata. Nell’interesse stesso degli ideali del Che e del popolo cubano: «È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo»
Per ora sono affranto dal dolore. Anche dal dolore di non averci mai parlato da grande (ma è come se lo avessi conosciuto, visto che da bambino lo vedevo in casa di Hildita) nonostante i molti tentativi che ho fatto per incontrarlo. Se qualcuno di voi o altri scrive un epitaffio degno di lui e delle sue idee, fatemelo avere. Lo faremo circolare il più possibile e se qualcuno traduce questo mio comunicato in altre lingue, per farlo circolare, gli sarò grato. www.roberto-massari.blogspot.com