ENI, appalti oltre i diritti. Vertenza Palumbo: “accordo impresentabile, da rigettare”

eniLa vertenza Serlog/Iss Palumbo, che in questi giorni ha riempito le pagine dei quotidiani locali, è giunta purtroppo ad un triste epilogo

15gennaio 2016 da Melotti Valerio, Democrazia e lavoro Cgil Livorno

Dopo un lungo tira e molla l’azienda di famiglia del Presidente della Confcommercio di Livorno Palumbo è riuscita a portar a casa ciò che voleva da tempo, ovvero: un accordo sindacale che escludesse il reintegro dei 5lavoratori non riassunti e che, oltretutto, gli garantisse il poter esibire un accordo a prova del suo buonsenso padronale.

La gestione di questa vertenza da parte della nostra organizzazione è stata a dir poco discutibile, in un primo momento la FILT, dopo essersi fatta scappare le situazione di mano con Palumbo che chiamava i lavoratori facendoli sottoscrivere accordi individuali, accettò un accordo non applicabile poiché in deroga (peggiorativo rispetto al ccnl multiservizi) al contratto nazionale. Nel frattempo la ISS Palumbo decise in maniera unilaterale, con il benestare di ENI, di cambiare il ccnl di riferimento applicando non più il ccnl dei trasporti ma quello di multiservizi, che prevede livelli salariali inferiori di circa il 20% e eliminando tutti i diritti che avevano acquisito con anni di anzianità lavorativa alle spalle, applicando il Jobs Act.

La vertenza a questo punto passa nelle mani della FILCAMS coadiuvata dal nuovo coordinatore degli appalti, con l’obbiettivo di coinvolgere i lavoratori delle altre ditte presenti nello stabilimento ENI, ma purtroppo l’intervento è stato vano, troppo superficiale il confronto col coordinamento ditte ENI. Nessuna iniziativa di lotta adeguata è stata intrapresa per creare un livello conflittuale tale da garantire l’intervento diretto di ENI.

Il tavolo prefettizio di martedì 12, dove per altro ENI non era presente, ha sancito quindi l’ennesimo accordo negativo che non da garanzia alcuna ai lavoratori. Negativo per 4 motivi principali:

  • Ai 18 lavoratori che sono stati stabilizzati con contratto a tempo indeterminato viene applicato il contratto a tutele crescenti (Jobs Act), quindi licenziabili in qualsiasi momento a discrezione dall’Azienda. Inoltre il taglio salariale subito col cambio di appalto non è stato in nessun modo reintegrato.
  • Ai 2 lavoratori che sono rientrati provvisoriamente in azienda nessuna garanzia di assunzione.
  • Ai 5 lavoratori che sono rimasti esclusi nessuna garanzia di reintegro.
  • Ha generato un pericoloso precedente che le ditte che subentreranno nei nuovi appalti prenderanno sicuramente come esempio.

In tutto questo, ci chiediamo perché’ non si sia seguita la linea che il coordinamento ditte ENI portò avanti nell’estate scorsa, alzando il livello dello scontro e obbligando ENI a sedere al tavolo con la Filctem per sottoscrivere un accordo che desse garanzie, seppur graduali, di salvaguardia occupazionale.

eni.Anche la confederazione è risultata latitante, ci auspicavamo che come in occasione della vertenza Aamps la CGIL tutta si schierasse decisa al fianco dei 5lavoratori esclusi, ma purtroppo l’assedio al consiglio comunale con numerosi nostri dirigenti in balaustra ad inveire contro la giunta comunale è soltanto un piacevole ricordo.
Questa vertenza ci da’ il chiaro segnale che l’iniziativa sindacale portata avanti sugli appalti (sia pubblici che privati) sia totalmente inadeguata, c’è un urgente bisogno di creare un gruppo di lavoro in grado di confrontarsi con la giunta e le controparti, con l’obbiettivo di sottoscrivere un protocollo d’intesa che non si limiti alle clausole di salvaguardia sociale ma che regolamenti il sistema degli appalti nella nostra città, che in questi mesi ha generato decine e decine di nuovi disoccupati.

La CGIL prevede che ogni accordo sindacale sottoscritto risulti nullo se non approvato dai lavoratori, invitiamo perciò i lavoratori della ISS Palumbo a rigettare l’accordo, VOTANDO NO, solo cosi ci sarebbe l’opportunità di riaprire una vertenza nata male e finita peggio. L’area programmatica CGIL Democrazia e Lavoro si rende quindi disponibile a supportare qualsiasi in iniziativa di lotta che i lavoratori intendono intraprendere per rivendicare il reintegro immediato di tutti i lavoratori rimasti esclusi.

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