Come prevedibile una conferenza stampa dai toni vivaci ma anche dalla curiosità di capire il nuovo indirizzo amministrativo.
La prima domanda non poteva che essere quella riguardante il riequilibrio e l’equità retributiva tra i dipendenti comunali, su questo ha in qualche modo evitato risposte nette, dimostrando una capacità di mediazione politica, si è limitato a dire che per quanto attiene alla spending review, il risparmio lo ricercherà guardando all’insieme della macchina amministrava, alla ricerca di un riequilibro che, non abbia come presupposto i rapporti di forza, ma un dialogo, anche con i sindacati, che probabilmente finora è mancato.
Molto più deciso e diretto, fuori dalle righe del politichese, sulla volontà di non proseguire nel progetto del nuovo Ospedale, a cui ha già dato mandato di studiare tutta la documentazione per risposte certe e in tempi rapidi.
Come pure sul Rigassificatore (OLT), dove senza mezzi termini, ha posto al centro la questione della sicurezza del cittadino e non sono mancate le critiche al vice-ministro (oggetto di una interrogazione parlamentare a firma 5stelle) in particolare sul fatto di avere un rigassificatore, davanti alla nostra costa, non utilizzato e potenzialmente pericoloso ma, che lo dovranno pagare in bolletta i cittadini.
Piano del traffico, decoro del centro storico e tariffe dei servizi: “Livorno città certamente di sinistra – ha dichiarato Nogarin – ha le più alte aliquote delle partecipate; acqua, gas, casa, nettezza urbana… questo è quanto abbiamo ereditato, appena avremo le condizioni, abbassare le aliquote sarà una priorità, ci daremo da fare agendo dall’esterno, attingendo da investitori e bandi, comunque non possiamo insistere attingendo solo dai cittadini. – inoltre – nei dirigenti e dipendenti del comune ho trovato persone straordinarie, ho visto la loro voglia di fare e assieme cercheremo di risolvere i problemi”
Sull’economia, ha posto la volontà e la necessità di mantenere un dialogo aperto con i territori di area, come Collesalvetti, Pisa e Rosignano, al fine utilizzare al massimo le grandi potenzialità, anche infrastrutturali, facendo sistema per rilanciare Livorno da un punto di vista turistico culturale.