Fusione aeroporti Pisa/Firenze, e i lavoratori?

aereoportoIl dibattito in merito alla fusione in una unica società dei due scali areoportuali toscani, Pisa e Firenze, assume i connotati di una farsa, il cui copione è stato scritto nelle segrete stanze del Pd.

8febbraio 2014 da Marcello Pantani e Federico Giusti

rossi e renziL’Amministrazione comunale di Pisa ha cambiato le sue posizioni e alla fine si è espressa per la fusione, piegandosi ai voleri del governo Renzi/Rossi e a interessi economici forti, per i quali la fusione è un business anche in termini di sovvenzioni e finanziamenti nazionali ed europei.

areoporto firenzeMentre sullo sfondo rimangono insoluti i problemi legati alla pista di Firenze e agli appalti, è andata deserta la gara relativa a quelli delle pulizie e del facchinaggio per i due aeroporti, a causa delle risorse insufficienti a garantire convenienti margini di profitto a cooperative e aziende varie, che già oggi operano con orari flessibili, con gran parte del personale part-time, con turni di lavoro impostati su un numero di rientri non conforme al contratto nazionale di lavoro nell’arco della giornata. Dopodiché la Corporacion Americana ha fatto uscire un nuovo bando.

areoporto e renziIl dibattito, i cui fili sono mossi dai poteri economici e politici dominanti in Toscana, lascia fuori le questioni dei rapporti e dei contratti di lavoro. A farne le spese per ora i lavoratori della Gb, ai quali è stato intimato di trasferirsi a centinaia di km di distanza per salvare il posto. Un campanello di allarme per il sindacato, perché a farne le spese non siano destinati presto anche i lavoratori degli appalti di facchinaggio/pulizie o quelli alle dirette dipendenze della Sat, visto che le fusioni si accompagnano spesso ai tagli occupazionali.

Ma, in un quadro che preferisce occuparsi di poltrone dirigenziali, di questo ci si guarda bene dal parlare.

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