![](http://www.pisorno.it/wp-content/uploads/2018/03/palestina-striscia-di-gaza.jpg)
Il massacro di un popolo nell’indifferenza della comunità internazionale, dove non siamo in presenza di una guerra né di una guerriglia
15maggio 2018 da redazione pisana Lotta Continua
![](http://www.pisorno.it/wp-content/uploads/2018/03/gaza-palestina-1.jpg)
![](http://www.pisorno.it/wp-content/uploads/2015/11/palestina-israele.jpg)
Oltre 60 palestinesi uccisi in poche ore, uomini disarmati e trasformati in bersagli dall’esercito israeliano. Una strage immane con la diretta e attiva complicità dei governi e dei media occidentali, italiani inclusi, non basta dire che gli ambasciatori europei non partecipano alle celebrazioni del trasferimento della ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, un atto sconsiderato che viola e calpesta le stesse risoluzioni Onu che negano e condannano apertamente Gerusalemme come “capitale dello stato ebraico”.
Perfino il diritto internazionale, o quanto resta di questa finzione, viene calpestato, si uccidono minori, disabili in sedia a rotelle, si arrestano decine di attivisti rinchiudendoli in carceri di massima sorveglianza impendendo per mesi ogni contatto con la famiglia e i legali
- Perfino Amnesty parla di aberrante violazione dei diritti umani, di abietta violazione del diritto internazionale e dei diritti umani a Gaza. L’Italia è corresponsabile di questa strage, solo pochi giorni fa ha permesso al Governo di Israele di vendere un’immagine falsata alla opinione pubblica internazionale ospitando la partenza è 3 tappe del Giro d’Italia.
- Solo nell’ultimo anno sono aumentate del 55% le esportazioni di armi verso Israele, un paese che ha dichiarato guerra al popolo palestinese, disposto ad uccidere inermi e civili facendoli passare, con la compiacenza di organi di stampa, come pericolosi terroristi.
- Ma i terroristi sono altri, terrorista è lo stato di Israele e le sue azioni non sono semplici violazioni del diritto internazionale ma rappresentano veri e propri crimini contro l’umanità nonché una eclatante negazione dell’autodeterminazione del popolo palestinese umiliato da 51 anni di occupazione militare israeliana.