Gaza. 61 palestinesi uccisi e 2.400 feriti dopo l’apertura dell’ambasciata Usa a Gerusalemme

Il massacro di un popolo nell’indifferenza della comunità internazionale, dove non siamo in presenza di una guerra  né di una guerriglia

15maggio 2018 da redazione pisana Lotta Continua

Oltre 60 palestinesi uccisi in poche ore, uomini disarmati e trasformati in bersagli dall’esercito israeliano. Una strage immane con la diretta e attiva complicità dei governi e dei media occidentali, italiani inclusi, non basta dire che gli ambasciatori europei non partecipano alle celebrazioni del trasferimento della ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, un atto sconsiderato che viola e calpesta le stesse  risoluzioni Onu che negano e condannano apertamente  Gerusalemme come “capitale dello stato ebraico”.

Perfino il diritto internazionale, o quanto resta di questa finzione, viene calpestato, si uccidono minori, disabili in sedia a rotelle, si arrestano decine di attivisti rinchiudendoli in carceri di massima sorveglianza impendendo per mesi ogni contatto con la famiglia e i legali

  • Perfino Amnesty parla di aberrante violazione dei diritti umani, di abietta violazione del diritto internazionale e dei diritti umani a Gaza. L’Italia è corresponsabile di questa strage, solo pochi giorni fa ha permesso al Governo di Israele di vendere un’immagine  falsata alla opinione pubblica internazionale ospitando la partenza è 3 tappe del Giro d’Italia.
  • Solo nell’ultimo anno sono aumentate del 55% le esportazioni di armi verso Israele, un paese che ha dichiarato guerra al popolo palestinese, disposto ad uccidere inermi e civili facendoli passare, con la compiacenza di organi di stampa, come pericolosi terroristi.
  • Ma i terroristi sono altri, terrorista è lo stato di Israele e le sue azioni non sono semplici violazioni del diritto internazionale ma rappresentano veri e propri crimini contro l’umanità nonché una eclatante negazione dell’autodeterminazione del popolo palestinese umiliato da 51 anni di occupazione militare israeliana.

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