Guerre ed ospedali: un commento di Marcello Battini, su bombardamento USA in Afghanistan

guerra ospedale.Merita qualche commento il bombardamento USA di un ospedale da campo di “medici senza frontiere (MSF) in Afghanistan, di cui, sul momento, si è ampiamente parlato.

20dicembre 2015 di Marcello Battini

E’ sicuramente un fatto riprovevole, ma prima di emettere frettolosi giudizi, è bene esaminare anche l’altra faccia di questo evento, per ora ignorata. MFS è un’organizzazione che si professa indipendente rispetto a governi  e partiti politici e agisce senza porre discriminazioni di razza, religione, sesso o opinione, ma non dichiara, come è ovvio, di essere indipendente da interessi economici.

  • La beneficenza privata non può rappresentare una soluzione efficace nella lotta alla povertà. Questi free- rider*, altrimenti chiamati parassiti (chi gode dei benefici della generosità altrui, senza contribuire alla lotta alla povertà), sono giudicati dalla scienza economica, inutili, o addirittura dannosi.
  • L’attività di MSF viene finanziata con donazioni. Le notizie al riguardo non sono facilmente reperibili, ma sembra, che la maggior parte di queste donazioni (circa l’85%) provenga da sostenitori privati (in Italia, i sostenitori abituali di MSF sono circa 250.000). Solo una piccola percentuale delle donazioni è dovuta all’azione dei “dialogatori”, in genere studenti universitari, che pubblicizzano le iniziative di MSF per le strade;[senza fonte]
  • Questo non esclude la possibilità che i finanziamenti non possano provenire, magari mascherati, dagli Stati, attraverso le tante strutture utilizzabili;
  • i collaboratori (volontari), se non sono anche finanziatori, sono pagati per le loro prestazioni professionali e per i rischi personali;
  • gli ospedali da campo di questa associazione sono sempre situati in zone di guerra, o di gravi calamità naturali, con i rischi connessi;
  • i singoli soggetti “privati”non finanziano mai attività, senza averne un ritorno (lo devono ai loro azionisti);
  • in altre parole, queste postazioni (non solo quelle di MSF), è notorio, costituiscono sempre e comunque la longa mano della diplomazia e dei servizi segreti, pubblici o privati;
  • le loro possibilità operative sono sempre il risultato di accordi preventivi con tutte le forze in campo;
  • la gestione concreta di questi accordi è demandata a chi opera concretamente sul terreno, quindi è fatta di tanti quotidiani compromessi;
  • se qualcuno di questi contraenti si ritiene, a torto o a ragione, insoddisfatto dello stato delle cose, allora cominciano i guai, anche molto gravi, per queste postazioni ospedaliere e per chi vi opera;
  • I nostri soldi usati per attaccarci in Europa. Così afferma in un suo studio, la Prof.ssa Loretta Napoleoni. Purtroppo questa è la realtà. L’Isis ha creato diverse organizzazioni fittizie che si sono infiltrate nella rete degli aiuti umanitari e riescono a prelevarne una buona quota”.

Il settore dei mass media sembra sia stato fortemente influenzato dalle lezioni di Licio Gelli.

guerra vietnamSi tende a dare un’immagine solo eroica, a creare un mito di questa attività (come di tanti altri fenomeni di attualità). Si discetta solo dei rischi (reali) e dell’abnegazione di questi “volontari”. Si omette di descrivere anche l’altra faccia (poco) nascosta, di questo business (perché quando circolano tanti soldi, come nel calcio, ad esempio, di un business vero e proprio si tratta). E’ un affare assai pericoloso per alcuni, sul quale gravitano grossi ed importanti interessi di altri, non necessariamente limpidi e cristallini, anche se del tutto legittimi. Chi è coinvolto sa benissimo a cosa va incontro, quindi se accetta deve prenderne le prebende, ma anche accollarsi i rischi. Ecco perché considerare questo evento, secondo alcuni, “un delitto contro l’umanità”, è sicuramente un’affermazione molto discutibile, ingenua e/o furbesca. Tacere, probabilmente, è meglio per tutti, soprattutto per i sopravvissuti.

*Si può studiare il problema del free-rider attraverso l’uso della teoria dei giochi. Ipotizzando, ad esempio, un’economia composta da soli due individui, la soluzione ottimale per entrambi corrisponde all’ottimo paretiano ma non all’equilibrio di Nash, giacché ognuno di essi è incentivato a contribuire in misura minore, al fine di ottenere maggior beneficio.

Note biografiche di Marcello Battini:

L’autore di questa ricerca è laureato in Economia e Commercio, presso l’Università di Pisa, con specializzazione in Statistica.  Ha collaborato con società internazionali, maturando una buona esperienza pluriennale in Marketing e Ricerche di Mercato, contribuendo al lancio commerciale di prodotti di largo consumo, alcuni dei quali ancora in commercio.

Docente di Matematica Applicata c/o ITC statale, attualmente in quiescenza, è coautore di un libro dal titolo “Orientamento nella scuola media dell’obbligo”, finito di stampare agli inizi degli anni ’80, nel quale, già allora, l’autore sottolineava l’importanza che avrebbe dovuto avere l’istruzione, nel contrastare la disoccupazione di lungo periodo che si profilava all’orizzonte, ben visibile a tutti coloro che avessero a cuore l’interesse del paese, a cominciare da quello dei soggetti socialmente più fragili: giovani e donne, con bassa qualifica.

A partire dagli inizi del secolo ha gestito un Blog specializzato in questioni economiche, nel quale ha pubblicato, tra gli altri, i seguenti saggi: “Analisi economica del bilancio del Comune di Rosignano M.mo”, “Economia e welfare”, “Exit strategy”, “Festival economia (Trento 2013)”, “Erogazioni della Fondazione Livorno”, “Il fattore I”, “Imprenditoria femminile in provincia di Livorno”, “La politica ed il buon governo”, “La selezione della classe politica”, “L’ultima spiaggia”, “Piccolo non è tanto bello”, “Programma di sviluppo della regione Toscana”, “Se i salari sono insufficienti”, “Trasporto pubblico locale”, “Una possibile applicazione dei principi di Spending review”, “Sostegno agli affitti”, “Parliamo ancora di lavoro”, “Sviluppo occupazionale”, “Il lavoro non è solo una parola”, “La felicità dei cittadini 1 e 2”, “VII° Festival economia di Trento”, “Economia e territorio”, “Scenari economici di lungo periodo 1 e 2”, Politica e matematica”, etc.                   Dall’anno 2012, ha iniziato a collaborare con la rivista mensile “Il Centro” dove pubblica articoli giornalistici su argomenti economici e sociali d’attualità. E’ autore di una ricerca economico – statistica dal titolo “ Capitale umano a Livorno.

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