La nuova frontiera delle stampanti 3D. La mission targata “universo della scienza” è stata pianificata: stampare le cellule in tre dimensioni.
Un nuovo ebook che descrive le nuove frontiere della stampa 3D in ingegneria biomedica e in medicina.
Già si parla di stampare manufatti di ingegneria biomedica complessi come veri e propri organi: cuore, fegato, reni, intestino e pancreas.
Uno scoglio che sembrava difficilmente aggirabile, ha lasciato il posto alla ricerca e alla sperimentazione. Etichettata come prototipazione rapida, la pratica consta di un insieme di tecniche industriali volte a realizzare il cosiddetto prototipo, inteso come primo elemento della serie, rendendo possibile la produzione, in poche ore e senza l’ausilio di utensili, di oggetti di geometria complessa.
E ora è partito quel lavorio all’insegna del limare, lenire, sistemare che sta caratterizzando i laboratori medici, molti dei quali hanno accolto il nuovo aggeggio dal potenziale ancora indefinito: la stampante 3D. Un dispositivo “multitasking” e “low cost” dalle dimensioni di una macchina per il caffè, in grado anche di restituire la “vita” e le speranze ai pazienti, quando al posto dell’inchiostro si utilizzano cellule umane viventi
Oggetto del lavoro di approfondimento dal titolo “La nuova frontiera delle stampanti 3D: dalle protesi ai tessuti umani” è proprio quel “trend” che sta caratterizzato la scienza medica da un paio d’anni, in un excursus che l’autrice dell’ebook ha cercato di cogliere attraverso gli occhi di giornalista scientifica. Righe senza confortevoli ipocrisie, ma fatti e manufatti già prodotti dalla medicina e in alcuni casi impiantati con successo. Perché gli scienziati di tutto il mondo stanno facendo quadrato intorno alla promettente stampante, con l’auspicio di poterne presto esaltare i risultati. Al tempo l’aurdua sentenza.
Marina Dimattia: LA NUOVA FRONTIERA DELLE STAMPANTI 3D “dalle protesi ai tessuti umani ZOO3D” – prima edizione, gennaio 2014
L’ebook viene distribuito in anteprima gratuita prenotando una copia a info@zoo3d.it
È inoltre possibile registrarsi ai seguenti canali: Twitter: @zoo3dprinting